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Liguria, la Regione blocca i fondi agli hotel che ospitano migranti

Su proposta della Lega la Regione Liguria ha approvato una norma che non concede fondi alle strutture ricettive che negli ultimi tre anni hanno ospitato migranti. Il PD: “Lorma nazista, vergognosa e incostituzionale”.
A cura di Davide Falcioni
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Stop ai contributi per lo sviluppo del turismo alle imprese ricettive che negli ultimi tre anni hanno ospitato migranti. A prevederlo è una proposta della Lega  approvata questo pomeriggio a Genova dal Consiglio regionale ligure con 16 voti favorevoli (centrodestra) e 11 contrari (Pd, M5S e Rete a Sinistra-LiberaMente Liguria). Il provvedimento esclude dai contributi per la riqualificazione turistica gli alberghi e gli ostelli che hanno firmato le convenzioni del sistema Sprar, ospitando richiedenti asilo negli ultimi anni.

Giovanni Lunardon, capogruppo del Partito Democratico in consiglio, ha definito la norma "nazista, vergognosa e incostituzionale". Secondo il collega della Rete a Sinistra Giovanni Pastorino il ddl approvato a maggioranza contiene "una nota di razzismo che mi preoccupa molto, un contenuto pericoloso". "Per la minoranza turismo e accoglienza dei migranti economici sono la stessa cosa, per noi no – ha replicato il consigliere della Lega Paolo Ardenti – Gli incentivi vanno dati solo a chi fa promozione del turismo in Liguria, non vanno confusi con altre situazioni. ‘Razzismo' è un termine superato da cent'anni di storia. Le razze non esistono, nessun esponente della Lega usa questo termine".

Anche Giovanni Toti, Presidente della Regione, è intervenuto: "Il Pd ogni tanto ha un gusto per l'iperbole non sintonizzato con il gusto dei cittadini italiani. La legge dice una cosa banale: cerchiamo di destinare soldi dei cittadini allo sviluppo di un settore economico e non darli a qualcuno che, legittimamente secondo le leggi dello Stato, fa tutt'altro nella vita. È come se mi si chiedesse perché non do aiuti regionali per chi aggiusta le biciclette a chi non fa quel lavoro. Spendiamo soldi pubblici per riqualificare il turismo e aiutare gli imprenditori – continua Toti – quindi ne può usufruire solo chi ha un'attività che prevalentemente ospita turisti e ha quello come business principale. Chi invece utilizza quella struttura per la maggior parte dell'anno o del suo sistema di business per ospitare migranti a quella legge non accede".

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