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Libri scolastici sempre più cari: ecco perché

A seguito dell’abolizione di una norma, e alla mancata introduzione di una legge sostitutiva, dall’anno prossimo comprare libri usati sarà sempre più difficile. Così da favorire gli editori e andare contro gli interessi degli studenti, come spiega Il Fatto Quotidiano.
A cura di Biagio Chiariello
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I costi dei libri scolastici non fanno che aumentare. E' un dato di fatto comunicato dalle associazioni dei consumatori anche questo settembre, alla vigilia del nuovo anno: secondo la Federconsumatori nel 2013 mediamente per libri e dizionari si spenderanno 521,00 euro per ogni ragazzo, il 2,8% in più rispetto allo scorso anno. Per alcune classi, addirittura – scrive il Fatto Quotidiano, citando la nota -, il rincaro è maggiore e raggiunge anche il 5-6%. E’ quanto si apprende anche con una prova empirica: basta accostare gli elenchi dei libri di testo appena pubblicati con quelli dell’anno scorso, prendendo a campione classi e istituti diverse in giro per l’Italia. Per quel che concerne l’istruzione secondaria, confrontando tre licei classici, scientifici e tecnici a Milano, Roma e Palermo si scopre un incremento medio di circa 13 euro, equivalente al 4,5%.

I costi dei libri aumentano per l'anno nuovo dunque. Ma non è tutto.  Per alcuni "errori" dal punto di vista delle norme in vigore, l'anno prossimo potrebbe andare anche peggio. Il motivo ce lo spiega il Fatto Quotidiano. Si sa che il "segreto" per risparmiare sulla spesa per l'educazione è quello di acquistare libri usati. Ora, però, una delle norme del ministro Gelmini, quella che obbligava gli insegnanti a mantenere invariati i libri adottati almeno per 5 anni, è stata eliminata dal governo Monti: eliminata perché, proprio con l'obiettivo di far risparmiare gli studenti, da quest'anno scolastico sarebbe dovuto entrare in vigore l'obbligo per le scuole di adottare libri in formato digitale, gli ebook, che possono far risparmiare anche il 30% alle famiglie sulla spesa dei libri di testo.

Ma la "rivoluzione digitale" le scuole non sono ancora pronte, così il Ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza, ha posticipato l'entrata in vigore della normativa sui libri elettronici. Così facendo, però, a rimetterci sono sempre gli studenti: la mancata emanazione di una nuova legge in materia, potrebbe portare i prof ad adottare libri del tutto nuovi per l'anno 2014/15, e magari anche più costosi. E sarà “un enorme favore agli editori, che potranno cambiare i loro testi, e – con modifiche anche piccole e poco significative – alzare ulteriormente i prezzi e soprattutto costringere all’acquisto di volumi originali. Così il mercato dell’usato verrà praticamente azzerato“, dice Rosalba Di Placido, responsabile nazionale Scuola del Codacons.

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