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Libia, l’Onu annuncia accordo per il cessate fuoco a Tripoli

Dopo giorni di intensi combattimenti attorno alla capitale Tripoli costati la vita ad almeno 60 persone tra cui alcuni civili, l’Onu ha annunciato il raggiungimento di un accordo sul cessate il fuoco tra le milizie in campo. Soddisfazione è stata espressa congiuntamente anche dai governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.
A cura di Antonio Palma
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Dopo oltre una settimana di scontri armati e vittime, anche tra i civili, che sembravano il preludio ad una nuova escalation di vigenza nel Paese , nelle scorse ore finalmente è arrivato l'attesa notizia di un accordo per il cessate fuoco a Tripoli, in Libia. Ad annunciarlo è stato L'Onu che attraverso la missione Unsmil ha fatto da mediatore tra le milizie ribelli e quelle fedeli al  governo del Premier Al-Serraj. "Tutte le parti firmatarie si impegnano a trovare una soluzione politica, alla cessazione delle ostilità e alla creazione di un meccanismo che controlli il cessate il fuoco", si afferma in un testo di accordo in sette punti rilanciato dall'account Twitter del sito libico Al Ahrar.

Tra le altre cose l'intesa  prevede la riapertura dell'aeroporto di Mitiga a Tripoli, teatro degli scontri più violenti degli ultimi giorni, la protezione dei civili , la riapertura delle strade da e verso al capitale e la garanzia che le proprietà pubbliche e private non verranno violate. La tregua tra le milizie arriva infatti dopo una giornata di intensi scontri armati alle porte della capitale, in particolare nella zona Sud di Tripoli, con nuovi morti. Secondo un ultimo bilancio, durante i combattimenti le vittime sarebbero state almeno 60 e i feriti 160. "Se tutte le parti daranno prova di un vero e totale rispetto del cessate il fuoco, le Nazioni unite terranno un'altra riunione per esaminare i preparativi di sicurezza della capitale" hanno spiegato dall'Onu dopo il summit per il cessate il fuoco a Zauia

Poco dopo l'accordo è arrivata una dichiarazione congiunta dei governi di Francia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti che "accolgono con favore il risultato della mediazione raggiunta oggi a Tripoli dalla Missione di sostegno delle Nazioni Unite che mira a ridurre la violenza a Tripoli e nei dintorni e assicurare la protezione dei civili. Ribadiamo il nostro forte sostegno al Rappresentante speciale del Segretario generale Ghassan Salame mentre lavora per realizzare una cessazione immediata e duratura delle ostilità nella capitale libica, che rappresenta un passo fondamentale per far progredire il processo politico in conformità con il piano d'azione delle Nazioni Unite". "Ribadiamo inoltre il sostegno al Presidente del Consiglio di Presidenza, Fayez al-Sarraj, e al Governo di Accordo Nazionale, che lavorano in collaborazione con le Nazioni Unite per promuovere la riconciliazione e sostenere un processo politico guidato dalla Libia" ha concluso il comunicato.

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