541 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

L’ex moglie è una “scansafatiche”: il giudice le nega l’assegno di divorzio

Il tribunale di Treviso ha deciso di negare l’assegno di divorzio a una donna di 35 anni perché considerata una scansafatiche e per la sua “inerzia” nella ricerca di un lavoro. La donna aveva chiesto di ricevere un assegno da 1.900 euro, ma ora le sono stati negati i 1.100 euro che ha preso finora, dopo il divorzio.
A cura di Stefano Rizzuti
541 CONDIVISIONI
Immagine

L’assegno di mantenimento bisogna guadagnarselo: se l’ex moglie è una scansafatiche non ha diritto a riceverlo. Questa è la decisione del giudice di Treviso, secondo cui è giusto negare 1.900 euro al mese a una donna che ha richiesto questa cifra come assegno dopo il divorzio. Non solo, perché il giudice ha deciso di interrompere anche l’emissione dell’assegno da 1.100 euro che la donna riceveva da oltre un anno dal suo ex marito. La notizia viene riportata dal Corriere del Veneto che racconta come il collegio del Tribunale di Treviso – presieduto da una donna – abbia deciso che il divario economico tra l’uomo e la donna dell’ex coppia è effettivamente rilevante, ma è causato anche da quella che viene definita l’inerzia dimostrata dalla donna nel suo tentativo di cercare un lavoro.

Da parte della donna, inoltre, non ci sarebbe stato “alcun apprezzabile sacrificio, durante la vita coniugale, che abbia contribuito alla formazione o all'aumento del patrimonio”. Ancora, secondo il tribunale, non ci sarebbe stata neanche alcuna prova “che sia stata condivisa anche la decisione della signora di dimettersi dalle attività lavorative”. La 35enne viene quindi accusata di “una inerzia colpevole nel reperire un'occupazione”. Anche perché, secondo il parere dei giudici, la donna “ha un'età che le consente di reinserirsi nel mondo del lavoro e possiede un titolo di studio facilmente spendibile”.

I protagonisti della vicenda sono un professionista trevigiano con uno stipendio superiore ai 4mila euro e la casa pagata dall’azienda per cui lavora; e una donna, 35enne di origini sudamericane, che è laureata in economia ma disoccupata. I due si sono sposati nel 2007 e per alcuni anni hanno vissuto all’estero, prima di trasferirsi definitivamente in Veneto. Durante la causa di divorzio la donna ha sostenuto di aver seguito il marito ovunque nei suoi trasferimenti lavorativi, accettando anche di abbandonare il suo paese d’origine per stare vicino all’uomo e lasciando anche un lavoro da segretaria. Dopo, però, non sarebbe più riuscita a trovare un lavoro, secondo quanto ha spiegato, perché è stata scartata a causa della sua non perfetta conoscenza dell’italiano.

541 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views