62 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Legalizzazione droga, è scontro tra il Pg Deidda e il senatore Pdl Giovanardi

Il primo, nell’ambito di un discorso di controllo della qualità e dei prezzi, ha parlato di una “cauta liberalizzazione” delle droghe leggere facendo scatenare quanti non sono d’accordo. Per esempio Giovanardi, secondo il quale “il proibizionismo funziona”.
A cura di Susanna Picone
62 CONDIVISIONI
Il primo, nell’ambito di un discorso di controllo della qualità e sui prezzi, ha parlato di una “cauta liberalizzazione” delle droghe leggere facendo scatenare quanti non sono d’accordo. Per esempio Giovanardi, secondo il quale “il proibizionismo funziona”.

È scontro di pareri tra il procuratore generale di Firenze, Beniamino Deidda e diversi esponenti del mondo politico, in primis il senatore Pdl Carlo Giovanardi. Il motivo dello scontro è relativo ad alcune dichiarazioni fatte da Deidda a proposito della legalizzazione delle droghe leggere, discorso che ha trovato il no deciso (oltre alle critiche per l’argomento trattato e alle accuse di superficialità nei suoi confronti anche da parte di Gasparri) di Giovanardi. Nello specifico Deidda, intervistato da “Controradio”, ha ribadito quella posizione già espressa qualche giorno fa a proposito della utilità di una (cauta) liberalizzazione e della depenalizzazione delle droghe. Secondo il Pg di Firenze, infatti, “ci vuole una cauta apertura, una cauta depenalizzazione, da un lato, e una cauta liberalizzazione, dall’altro”, necessarie per controllare il mercato, i prezzi oltre alla stessa qualità delle droghe in circolazione. Chiaramente la liberalizzazione andrebbe accompagnata con l'educazione.

Per Giovanardi il proibizionismo funziona eccome – Per il magistrato siamo tutti contro la droga ma il problema è capire cosa si fa per limitarne gli effetti devastanti, anche perché le leggi proibitive finora non hanno certo limitato il traffico illegale o la tossicodipendenza. È lo stesso discorso dimostrato anche dall’esperienza americana per il consumo di alcol: ciò che è illegale e proibito ha sempre più fascino. Ma il parere di Carlo Giovanardi è, nemmeno a dirlo, totalmente contrario alle dichiarazioni del Pg di Firenze. Anzi, secondo il senatore del Pdl il proibizionismo funziona eccome. La dimostrazione? La legge Sirchia contro il fumo, dice Giovanardi. Nel rispondere a Deidda che, provocatoriamente, lo aveva invitato a farsi promotore di un ritorno al proibizionismo sull’alcol, l’esponente del Pdl ha espresso il suo personale parere sulla differenza che intercorre tra un po’ di vino e uno spinello.

La proposta di Deidda? Per Giovanardi è una “stupidaggine” – Il vino, a suo parere, non nuoce alla salute quanto uno spinello perché, a differenza dell’alcol, gli effetti delle droghe leggere “sono deleteri già in piccole quantità”. La proposta di Deidda non può essere dunque che una “stupidaggine”. Insomma, per Giovanardi il procuratore di Firenze avrebbe sbagliato sia il discorso sulle droghe quanto l’attacco frontale nei suoi confronti: “È inaccettabile l’anomalia di un senatore che tiene una tribuna politica con un magistrato, un magistrato che fa politica. Loro sono i servitori della legge, dovrebbero ricordarselo ogni tanto”. Per concludere ancora col suo parere sul vino, perché se quello fa bene, “con una sola pasticca di ecstasy si può morire”.

62 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views