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Lecco, uccise a coltellate tre figlie: “non punibile, incapace di intendere e volere”

A sostenerlo la perizia sulla 37enne che uccise a coltellate le sue tre figlie.
A cura di Antonio Palma
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Non era capace di intendere e di volere, quindi, non è punibile. È questa la conclusione della perizia psichiatrica su Edlira Copa, la 37enne di origini albanesi, che lo scorso marzo uccise le tre figlie a Lecco. Le tre bimbe, Simona, Keisi e Sidny, rispettivamente di 13, 10 e 3 anni, furono colpite e uccise con numerose coltellate inferte dalla donna nel suo appartamento di Lecco. In tanti  tra familiari, parenti e amici, cercarono di capire il motivo di quel gesto così feroce, ma ora secondo la perizia il massacro familiare fu opera di una donna con problemi mentali. Per gli psichiatri che hanno eseguito la perizia, infatti, la 37enne, anche se non era in cura da uno specialista, era già gravemente malata prima di commettere il triplice infanticidio.

La perizia sarà discussa in Tribunale

L’équipe di specialisti , guidati da Federico Durbano, esperto in psichiatria forense e docente nelle università di Milano e Castellanza, ritiene che la donna soffrisse di una “psicosi-paranoide acuita dai problemi personali preesistenti”.  I risultati della perizia sono stati inviati al pm Silvia Zannini, titolare dell’indagine, all’avvocato difensore Andrea Spreafico e al gip Paolo Salvatore. La perizia ora sarà discussa in dibattimento nell’udienza prevista per il prossimo 5 novembre presso il tribunale di Lecco.

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