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Lecce. Esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio: morto un 19enne. Un lavoratore è grave

Il giovane Gabriele Cosma aiutava il padre nell’azienda “Pirotecnica” di Arnesano. Feriti altri due operai: uno di loro ha riportato ustioni sull’80% del corpo. Notevoli anche i danni alla struttura, si parla in fatti del crollo del tetto di un capannone, causato dall’onda d’urto.
A cura di Biagio Chiariello
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Due feriti gravi, un morto e un capannone crollato. È questo il tragico bilancio dell’esplosione che questa mattina, intorno alle 8.30, ha coinvolto una fabbrica di fuochi d’artificio ad Arnesano, in provincia di Lecce. Si tratta della “Pirotecnica” dei fratelli Cosma in via Palombara, nei pressi del cimitero comunale. A perdere la vita è stato Gabriele Cosma, 19 anni, figlio del titolare.

Altri due lavoratori che al momento dei fatti erano nel capannone sono rimasti feriti. In questo momento i medici stanno facendo di tutto per salvare la vita al più grave dei due, un 43enne, che ha riportato ustioni sull’80 per cento del corpo: l’uomo è trasportato d’urgenza in codice rosso presso il Reparto Grandi Ustionati dell’ospedale “Perrino” di Brindisi. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Lecce, che giunti sul luogo si sono immediatamente messi all’opera per domare le fiamme e mettere in sicurezza l’edificio. Presenti anche i carabinieri della stazione di Monteroni di Lecce, e gli ispettori dello Spesal. Saranno loro a compiere tutti i rilievi per stabilire con esattezza la dinamica del drammatico incidente.

La famiglia Cosma è originaria di Novoli, ma da molto tempo vive a Monteroni. La ditta è conosciuta in tutto il Sud Italia, l'anno scorso sono stati proprio i Cosma i protagonisti e gli artefici dello spettacolo dell'accensione della Focara. L'attività aveva visti protagonisti  prima il nonno – fondatore dell'azienda – e poi il padre, Dario, e gli zii Andrea e Gianluca, rimasti feriti entrambi. La loro fabbrica di materiale pirotecnico si trova alla periferia del paese, nelle vicinanze del cimitero. Il violento scoppio ha demolito parte della tettoria e al momento risultano ancora sconosciute le cause della deflagrazione. L'esplosione è stata sentita nel raggio di diversi chilometri.

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