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Lecce. Esplode una bara nel cimitero: la puzza “vomitevole” impedisce le visite dei parenti

Liquido maleodorante causato dallo scoppio di una bara nel cimitero di Lecce impedisce le visite: a denunciare l’accaduto lo Sportello dei Diritti su segnalazione di alcuni parenti dei defunti sepolti nella cappella comunale.
A cura di Biagio Chiariello
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Macabro incidente al cimitero di Lecce, dove da qualche giorno, alcuni parenti dei defunti sepolti nella cappella comunale si vedono impossibilitati a visitare i propri cari estinti. A vietare questo atto sarebbe un episodio tanto singolare quando deprecabile, che renderebbe bene l’idea di come spesso il legame con il passato venga trascurato o quasi: in una cappella l’esplosione di una bara, infatti, avrebbe provocato la fuoriuscita di un liquido che a dire dei testimoni “emana un odore vomitevole” che si estenderebbe persino all’esterno della struttura.

Una situazione che ha portato i parenti dei defunti ad allertare chi di competenza, pregandoli di ripulire quel liquido e di risistemare al più presto la bara scoppiata. A raccogliere e segnalare questa situazione è stato lo Sportello dei Diritti, che, attraverso il presidente Giovanni D’Agata, sottolinea come urga un intervento. “Urge un intervento – evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello Sportello dei Diritti – Il Comune, nella figura del delegato ai servizi cimiteriali, si attivi sin da subito per risolvere il problema. Visitare i propri cari è un diritto che va garantito e tutelato”.

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