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Lecce: abusi sessuali sulle ragazzine nello scuolabus, autista arrestato

L’uomo accusato di aver palpeggiato e molestato a più riprese tre sorelline sullo stesso pulmino con cui doveva accompagnarle a scuola.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbe abusato sessualmente di alcune ragazzine dello scuolabus che lui guidava palpeggiandole e molestandole a più riprese dietro piccoli compensi e regalini, in alcuni casi anche davanti agli altri piccoli scolari. Queste le pesantissime accuse nei confronti di un autista di scuolabus salentino arrestato nelle scorse ore dagli agenti della Squadra mobile di Lecce in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della locale Procura della Repubblica.  L'uomo ora deve rispondere del reato di violenza sessuale aggravata e continuata.

I fatti contestati, secondo l'accusa, si sarebbero svolti sempre sullo scuolabus delle scuole elementari e medie di due paesini della provincia di Lecce e avrebbero visto come vittime tre ragazzine: tre sorelline che sarebbero state vittime di abusi già dal 2015. Gli episodi, infatti secondo gli inquirenti, andavano avanti da tempo e sarebbero proseguiti  fino a pochi mesi fa. La vicenda è venuta a galla dopo la denuncia di una delle piccole che ha riferito i presunti abusi alla mamma che poi si è rivolta ai servizi sociali del Comune. Questi ultimi infine hanno redatto un relazione dettagliata che ha dato in via alle indagini della polizia.

Durante gli accertamenti, coordinati dal sostituto procuratore Maria Rosaria Micucci, sarebbero poi stati scoperti comportamenti analoghi dell'uomo anche sulle altre sorelle. Le ragazzine, che sarebbero state abusate dall'uomo in tempi diversi, hanno confermato i loro racconti e gli abusi sia davanti agli inquirenti sia davanti ai psicologi. Stando alla ricostruzione dell'accusa, l'uomo avrebbe molestato le giovanissime in cambio di piccoli regali come ricariche telefoniche e l’acquisto di gelati. Davanti al Gip Simona Panzera per l’interrogatorio di garanzia, l'autista ha fatto scena muta ed è stato riaccompagnato in carcere. La polizia intanto prosegue gli accertamenti per capire se anche altre bambine possano essere state vittime delle attenzione del presunto molestare.

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