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Le rubano l’auto, dice che a bordo c’era il nipotino per farsela ritrovare dai poliziotti

La donna, vittima del furto dell’auto mentre era ferma ad una stazione di servizio, ha chiamato la polizia inventandosi la presenza del nipote a bordo per velocizzare le operazioni degli agenti. Dopo alcune ore di caccia all’uomo si è scopeto che il piccolo era a casa da dove non si era mai mosso.
A cura di A. P.
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Probabilmente non aveva molta fiducia negli agenti o comunque sapeva che una semplice auto rubata non avrebbe potuto avere certo la priorità su altri crimini, così quando è stata vittima del furto dell'auto ha pensato bene di chiamare subito la polizia per denunciare il crimine raccontando però che a bordo della vettura vi era anche il nipotino di tre anni, portato via dia ladro. Una richiesta che ha fatto scattare immediatamente l'allarme e una frenetica caccia all'uomo, solo per scoprire poche ore dopo che in realtà il bimbo era sano e salvo coi genitori a casa dove era sempre stato senza muoversi. Messa di fronte all'evidenza , la donna, Antoinette Rowan, infine ha confessato di essersi inventata il rapimento nella speranza che la polizia localizzasse il suo veicolo più velocemente

Il singolare episodio è avvenuto domenica scorsa nello stato della Florida, in Usa,  dove la donna si è vista rubare il suo Suv mentre era ferma  ad una stazione di servizio per fare carburante. "La chiamata di emergenza parlava chiaramente di un bambino rapito e un'auto portata via con un bambino di 3 anni dentro è qualcosa che non possiamo prendere alla leggera" hanno spiegato gli inquirenti. Mentre partiva la caccia all'auto, gli inquirenti hanno subito controllato le telecamere del distributore di benzina scoprendo che del piccolo in macchina non vi era traccia. La donna così è stata denuncia per simulazione di reato .

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