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Le primarie del Pd si svolgeranno il 3 marzo: sette sfidanti in corsa per la segreteria

Le primarie del Partito Democratico si svolgeranno il prossimo 3 marzo. Ad ufficializzare la data della votazione è stata la direzione del Pd approvando inoltre il regolamento congressuale pressoché all’unanimità (con 4 astensioni). Il congresso del Partito Democratico, dunque, si aprirà con la convenzione nazionale il prossimo 2 febbraio. In corsa per la segreteria ci sono sette sfidanti.
A cura di Charlotte Matteini
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Le primarie del Partito Democratico si svolgeranno il prossimo 3 marzo. Ad ufficializzare la data della votazione è stata la direzione del Pd approvando inoltre il regolamento congressuale pressoché all'unanimità (con 4 astensioni). Il congresso del Partito Democratico, dunque, si aprirà con la convenzione nazionale il prossimo 2 febbraio e successivamente culminerà con le primarie ai gazebo il 3 marzo 2019. Termine ultimo per la presentazione della candidature il prossimo 12 dicembre.

Dopo la rinuncia del dem Matteo Richetti, attualmente sono sette gli sfidanti in corsa per la segreteria del Partito Democratico: il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l'attuale segretario dimissionario Maurizio Martina, l'ex ministro dell'Interno Marco Minniti, il trentenne Dario Corallo, Francesco Boccia, Maria Saladino e Cesare Damiano. Matteo Richetti ha ritirato la propria candidatura annunciando il sostegno a Martina. “Sosterremo la candidatura di Maurizio alla segreteria in una corsa comune, a cui contribuiremo con la nostra presenza, i nostri comitati, le nostre idee, alla campagna congressuale”.

L'ex ministro Minniti, annunciando la propria candidatura, ha sottolineato di non essere lo sfidante renziano: "Ho deciso di mettermi in campo perché considero la mia una candidatura di servizio. Di una persona che ha ricevuto tanto dal suo partito, dalla sinistra e che sente ora di dover restituire qualcosa. Io non sono lo sfidante renziano. In campo c’è solo Marco Minniti”.

“Dobbiamo avviare una ricollocazione politica e sociale della sinistra, riacquistando la capacità di stare dentro alla società e scommettendo su un grande movimento popolare unitario”, ha dichiarato Zingaretti lanciando la sua candidatura a segretario del Pd.

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