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Le fa male la schiena, prende troppi farmaci e si suicida accidentalmente

Donna Spiby, 42enne inglese, aveva assunto quattro diversi tipi di farmaci per provare a lenire il dolore della sua lombalgia. “Quando i prendeva era come spenta” dice oggi la madre. L’autopsia ha rivelato che nel sangue aveva tracce di tramadolo, diazepam e morfina quando è morta.
A cura di Biagio Chiariello
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Si è suicidata accidentalmente con una dose letale di farmaci da prescrizione dopo aver assunto quattro diversi antidolorifici per alleviare i dolori alla schiena. Donna Spiby, 42enne inglese, aveva già ricevuto varie medicine dal suo medico di famiglia, ma ha deciso di acquisire anche il potente antidolorifico Subutex. La droga a base di morfina – che a volte viene usata come sostituto dell'eroina – ha lasciato la donna, originaria, di Chorley, nel Lancashire, così spossata che la sua famiglia l’ha descritta "come un interruttore della luce che si spegne". Il 29 aprile la donna è stata trovata morta a letto dal suo compagno mentre le portava una tazza di tè. L’autopsia ha mostrato tracce di tramadolo, diazepam e morfina nel suo sistema con l'ultimo farmaco a livelli fatalmente tossici.

"Prima della sua morte, si era lamentata per il forte dolore alla testa. Mi diceva che faceva fatica a distinguere tra i sogni e la vita reale” ha detto il suo compagno, Kevin Haplin. Il giorno prima della tragedia, la coppia è andata a dormire alle 23.15 circa. “Lei russava spesso. Mi sono alzato dal letto il giorno seguente e lei stava ancora russando. Sono sceso di sotto e sono tornato dopo circa 40 minuti con una tazza di tè. Era pallida e non russava più” ricorda l’uomo. "Ho provato a svegliarla e poi ho chiamato il 999 e mi hanno consigliato di provare a rianimarla fino all'arrivo dell'ambulanza. Quando sono arrivati hanno dichiarato che era morta” dice Kevin. La madre di Miss Spiby, Jean Roach, ha aggiunto: "Era sempre come persa dopo aver assunto quei farmaci. Mi è stato detto che è ciò che prendi quando cerchi di disintossicarti dall’eroina. Non appena si sedeva, era davvero come spenta”.

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