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Le dicono che è troppo vecchia, va all’estero per la fecondazione e partorisce a 58 anni

La storia di una donna single britannica che a 58 anni ha partorito il suo primo figlio: “Ho cercato di avere un figlio per lungo tempo ma a 40 anni il mio matrimonio non ha retto all’infertilità così mi sono ritrovata single e senza figli ma ho diritto di diventare mamma quanto una donna più giovane”
A cura di A. P.
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Quando aveva chiesto di poter essere sottoposta a fecondazione assistita dal servizi sanitario  le avevano detto che non era possibile perché lei era troppo in là con l'età e la stessa risposta era arrivata anche da cliniche private nel suo Paese ma la donna non ha desistito: ha deciso di recarsi all'estero e dopo vari trattamenti ha partorito alla notevole età di 58 anni. È la storia di Carolyne Ness, una donna single britannica originaria di Fife , in Scozia, che, dopo aver pagato circa cinquemila euro in un centro specializzato in India, ha messo al mondo il suo primogenito Javed. Il suo caso, come raccontano i media locali, ha scatenato nuove polemiche e dubbi sulle opportunità della fecondazione in vitro e sui diritti delle donne più anziane che potrebbero non vedere mai crescere i propri figli.

Carolyne però insiste sul fatto che lei ha il diritto di diventare mamma quanto una donna più giovane. "Da adolescente presumevo che avrei iniziato ad avere una famiglia a 20 anni, ma ho incontrato il mio ex marito solo all'età di 30 anni. Abbiamo cercato di avere un figlio per lungo tempo ma a 40 anni un medico ha detto che avevo un'infertilità inspiegabile. Il nostro matrimonio non è sopravvissuto e così mi sono ritrovata single e senza figli", ha raccontato la donna. "Avevo quasi rinunciato alla speranza che qualcuno mi chiamasse mamma quando sia in Gran Bretagna che in Australia mi hanno detto di no", ha proseguito la 58enne . Poi un amico le ha suggerito l'adozione di embrioni, una procedura offerta solo in pochi paesi. "Volevo che il mio bambino crescesse dentro di me. Sapevo che se il mio grembo era sano, non c'era alcuna ragione per cui non potevo sostenere una gravidanza" ha concluso la donna

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