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Le avevano dato pochi mesi di vita, inglese salvata da un doppio intervento record a Palermo

Con un doppio e complicato intervento chirurgico durato circa 5 ore al Dipartimento oncologico La Maddalena del capoluogo siciliano, alla donna è stata migliorata sicuramente la prospettiva di vita senza comprometterne la qualità.
A cura di Antonio Palma
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A causa dell'aggravarsi della sua malattia e dopo vari tentativi di cura non andati a buon fine, i medici le avevano dato soltanto pochi mesi di vita ma grazie ad un doppio intervento record eseguito a Palermo, la donna è tornata a sorridere perché ha potuto aumentare la prospettiva di vita che è migliorata senza comprometterne la qualità. È la storia di una signora inglese di 70 anni, residente ormai da tempo nel capoluogo siciliano, affetta da un grosso tumore al colon e con diverse metastasi al fegato. Dopo varie vicissitudini, la donna si è affidata agli esperti del centro oncologico La Maddalena  che in un primo l'avevano sottoposta a un ciclo di chemioterapia per provare a ridurre la massa tumorale.

Neanche questo è servito per ridare speranza alla paziente così alla fine gli oncologi sono stati costretti a intervenire con un doppio e complicato intervento chirurgico durato circa 5 ore. I medici hanno rimosso simultaneamente hanno rimosso sia il tumore primitivo al colon che le metastasi epatiche e la donna , che ormai si alimentava a fatica è tornata  a mangiare. "La donna aveva una diagnosi di adenocarcinoma e la malattia era già andata in progressione dopo soli due mesi di trattamento, dunque siamo dovuti intervenire tempestivamente", ha spiegato il primario dell’Unità operativa complessa di Chirurgia, Pietro Mezzatesta, che ha eseguito l’intervento insieme alla sua équipe

"Aveva un’aspettativa di vita molto limitata, inferiore ai tre mesi, anche perché non riusciva più ad alimentarsi" ha ricordato il chirurgo, aggiungendo: "L’abbiamo operata e in un tempo abbiamo rimosso sia il tumore primitivo, che era molto grosso ed occupava buona parte dell’addome della paziente, sia le metastasi epatiche, con un complesso intervento sul fegato che si è concluso senza necessità di ricorrere a trasfusioni. Adesso la paziente sta bene e si può alimentare autonomamente. Con la chirurgia di salvataggio la prospettiva di vita è certamente migliorata senza comprometterne la qualità".

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