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Latte, sarà obbligatorio indicare l’origine della materia prima in etichetta

Il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina e il presidente del Consiglio Matteo Renzi hanno definito una tappa storica la firma del decreto che istituisce l’obbligo di indicazione dell’origine del latte utilizzato nelle produzioni casearie, che permetterà ai consumatori di a capire immediatamente l’origine geografica dei prodotti acquistati.
A cura di Charlotte Matteini
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Il premier italiano Matteo Renzi

Un decreto per l'indicazione d'origine di latte e prodotti derivati. Ad annunciare la firma è stato il presidente del Consiglio Matteo Renzi dal palco del Mico di Milano: "Si chiama decreto interministeriale per l’origine in etichetta per il latte e i prodotti trasformati. Questo documento è già stato firmato e portato a Bruxelles lunedì: non è una promessa, non sono parole ma fatti. Noi siamo fatti così", ha dichiarato Renzi, aggiungendo: "Non è qualcosa di cui dovete ringraziarci. Sapere cosa sto bevendo, cosa sto mangiando è qualcosa che reclama giustizia, una grande battaglia da fare nei consessi europei e anche in Italia", ha sottolineato il presidente del Consiglio.

"Prendetemi per matto. Pensate che io sia fuori di testa? Io sono fuori di testa", ha proseguito Renzi durante la cerimonia di presentazione organizzata da Coldiretti in occasione della Giornata nazionale del latte italiano.  "Io penso che la parte migliore dell’Italia non sia il passato ma sia il futuro. Io penso che la stagione più bella per l’Italia ancora non è arrivata. E quando lo dico lo so che molti penseranno: `Ma questo che cosa ha fumato stamattina? Dico a voi: è chiaro che un’epoca eroica, per alcuni aspetti, dell’agricoltura è finita, ma c’è una realtà vera, grande. Il mondo va verso i robot, l’intelligenza artificiale e la genomica, ma non potrà mai dimenticare la bellezza della qualità dei prodotti, della qualità della vita, del gusto di riscoprire certi valori che stanno alla base di tutto. Io ho 800mila fan su Facebook e 2,4 milioni su Twitter ma niente vale come una tavolata con gli amici in cui, condividendo il cibo e il vino, condividi un’esperienza umana che è la cosa più grande che la nostra nazione può insegnare", ha concluso il presidente del Consiglio.

Anche il ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina si è mostrato soddisfatto della firma apposta al decreto legge: "Con oggi ufficializziamo che l’Italia porta in etichetta l’origine del latte e dei suoi derivati. È una tappa storica per il mondo dei produttori e degli allevatori ed è necessario per garantire sempre di più e sempre meglio i nostri allevatori in questo momento molto difficile per la crisi del latte che sta vivendo tutta l’Europa", ha sottolineato Martina che, inoltre, ha dichiarato che riguardo la lotta alla contraffazione alimentare servono accordi da siglare con paesi extra-Ue, luoghi da dove spesso arrivano i falsi Made in Italy.

Secondo il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo il decreto siglato è "un risultato storico per allevatori e consumatori, che nella metà dei casi sono disposti a pagare il vero Made in Italy alimentare fino al 20% in più ma c’è addirittura un 12% che è pronto a spendere ancora di più pur di avere la garanzia dell’origine nazionale", un risultato che risponde alle esigenze di trasparenza dei cittadini italiani i quali,  secondo una ricerca condotta dal Ministero dell’agricoltura, in più di 9 casi su 10 considerano molto importante che l’etichetta riporti il Paese d’origine del latte fresco e per il 76% nel caso si tratti di altri tipi di prodotti caseari.

A Milano, città simbolo della produzione casearia in quanto nel capoluogo viene prodotto il 40% del latte italiano, in occasione della giornata nazionale, si sono trovati in piazza migliaia gli allevatori. Molti gli slogan a sostegno dell’etichettatura obbligatoria e a favore della protesta relativa ai prezzi imposti per le produzioni casearie che gli allevatori chiedono vengano modificati tenendo conto delle esigenze dei produttori del settore e dei consumatori.

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