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Latte, almeno 10 pastori sardi indagati per i blocchi stradali

Scattano le prime denunce per le proteste per il prezzo del latte in Sardegna: almeno dieci pastori sardi sono stati indagati per i blocchi stradali dei giorni scorsi durante le manifestazioni. Lo riporta l’Unione Sarda, precisando che le accuse sono di violenza privata, danneggiamento e deturpamento delle cose altrui.
A cura di Annalisa Cangemi
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Pugno duro del governo. Le proteste per il latte in Sardegna non saranno più tollerate. Ora sono scattate le prime denunce e i primi arresti. Alla vigilia delle elezioni regionali, gli allevatori hanno minacciato di occupare i seggi, per impedire il normale svolgimento delle operazioni di voto. Sono almeno 10 i pastori indagati dalla Procura di Nuoro per i blocchi stradali e per le manifestazioni di protesta contro il crollo del prezzo del latte ovino nell'isola, che la scorsa settimana è arrivato a 60 centesimi al litro. Lo ha riferito L'Unione Sarda. i reati contestati vanno dalla violenza privata al danneggiamento al deturpamento della cosa altrui. Per alcuni di loro ci sono anche le accuse di blocco stradale, resistenza a pubblico ufficiale e manifestazione senza preavviso. Tra gli indagati ci sono alcune persone che avrebbero assaltato il camion di latte a Nuoro. In particolare il riferimento è agli episodi avvenuti sulla statale 129, nei bivi per Oniferi e Orotelli, e sulla statale 131 dcn, al bivio di Ottana e al bivio di Lula.  Gli avvisi di garanzia sono stati emessi sulla base del rapporto trasmesso dalla Polizia di Stato alla Procura di Nuoro.

Questa mattina una quarantina di pastori del Nuorese hanno versato ancora decine di litri di latte ai margini della carreggiata sulla strada provinciale 73, al bivio di Onanì-Bitti (Nuoro). La protesta era iniziata intorno alle 11 ed è finita un'ora dopo. Sul posto, per vigilare sulla manifestazione che in questo caso è stata pacifica, sono arrivati gli uomini della Polizia di Stato. Anche se in maniera sporadica, dunque, i pastori sardi minacciano di andare avanti con le proteste finché il latte non sarà pagato un euro al litro come da loro richiesto. E questo nonostante il prefetto Marani, nominato commissario di filiera lo scorso 21 febbraio, abbia convocato un tavolo per il prossimo martedì per mettere d'accordo pastori da una parte e industriali dall'altra. I pastori avevano rifiutato l'offerta di far salire il prezzo del latte a 72 centesimi al litro, chiedendo invece di alzarlo a 80 centesimi al litro.

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