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L’assunzione di Assia Montanino come segretaria di Luigi Di Maio a 72.000 euro all’anno

Nella giornata di ieri si è molto parlato della dottoressa Assia Montanino, ragazza di 26 anni originaria di Pomigliano d’Arco assunta su chiamata diretta come capo segreteria del ministero del Lavoro e del Mise dal ministro Luigi Di Maio. La notizia ha scatenato un’accesissima polemica per due motivi: la presunta scarsa esperienza della giovane e lo stipendio concordato (circa 72.000 euro annui), troppo alto in rapporto alle competenze acquisite.
A cura di Charlotte Matteini
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Nella giornata di ieri si è molto parlato di Assia Montanino, ragazza di 26 anni originaria di Pomigliano d'Arco assunta su chiamata diretta come capo segreteria del ministero del Lavoro e del Mise da Luigi Di Maio. La notizia, diffusa da Il Giornale, ha scatenato un'accesissima polemica principalmente per due motivi: la presunta scarsa esperienza della giovane e lo stipendio concordato (circa 72.000 euro annui), troppo alto in rapporto alle competenze acquisite.

Scrive Pasquale Napolitano nell'articolo:

Il ministro dello Sviluppo economico Luigi di Maio non dimentica le proprie origini pomiglianesi. E soprattutto non abbandona i vecchi amici (attivisti) grillini. Appena sbarcato al Mise, il capo politico dei Cinquestelle ha cominciato a piazzare gente fidata nei ruoli strategici della struttura ministeriale. La prima nomina è andata a Vito Cozzoli, scelto da Di Maio come capo di gabinetto: Cozzoli, silurato da Carlo Calenda, è stato richiamato da Di Maio dopo l'esperienza con l'ex ministro Federica Guidi. L'ultima poltrona è stata assegnata invece ad Assia (Assunta all'anagrafe) Montanino, 26 anni di Pomigliano D'Arco, il comune dell'hinterland napoletano da cui arriva Di Maio e dove vive la famiglia del ministro. Sul sito del ministero è specificato che Montanino assumerà l'incarico di «segretario particolare» del ministro. Quindi lo seguirà dappertutto.

Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico ha replicato all'articolo del quotidiano bollando la notizia come "informazione spazzatura" e sottolineando che la giovane avrebbe tutte le carte in regola per svolgere il compito assegnatole in quanto in passato – durante uno stage svolto presso la vicepresidenza della Camera dei Deputati – si sarebbe distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria: "Lo schifo che leggo oggi sul quotidiano il Giornale va messo nella categoria della stampa spazzatura. La dottoressa Assia Montanino l'ho conosciuta 5 anni fa. È la figlia di un commerciante che ha denunciato i suoi usurai e ho avuto modo di conoscerla quando sono stato a far visita al padre per portargli la mia solidarietà. Era una giovane universitaria a cui decisi di dare una opportunità di tirocinio presso la mia segreteria di vice presidente della Camera. Negli anni si è distinta per la sua capacità di gestire situazioni complesse di segreteria. E posso assicurarvi che non ho mai conosciuto una persona più onesta e leale di lei. Vergognatevi".

In serata, la stessa dottoressa Montanino ha risposto alle polemiche scatenatesi per la sua assunzione rilevando nelle stesse una buona dose di sessismo: "Lavoro al Ministero del Lavoro come Capo segreteria. Stesso ruolo ricoprirò a breve al Ministero dello Sviluppo economico. Due ministeri, uno stipendio solo, pur avendo diritto a due stipendi. La cifra netta che prendo mensilmente- pari a circa tremila e trecento euro – copre un impegno che va ben oltre i tempi previsti nel contratto, e che si protrae 7 giorni su 7, senza limiti di orario. E con responsabilità importanti. Il fatto di avere solo 26 anni credevo fosse un elemento positivo e non di demerito, in un Paese in cui non si fa altro che dire ‘largo ai giovani'. Vengo dallo stesso paese del ministro Di Maio e questa è stata senza dubbio una ‘fortuna’: perché così lui ha conosciuto diversi anni fa mio padre, che si era appena ribellato contro gli usurai, e mi ha dato un’opportunità, come l’ha data ad altri studenti universitari per uno stage presso la vicepresidenza della Camera. Mi sono guadagnata stima e fiducia di tutti lavorando sodo per anni. E così continuerò a fare con grande serenità. Le illazioni sulle mie competenze le ritengo inaccettabili e gli autori ne dovranno rispondere in tribunale. È triste notare come un giovane in Italia debba costantemente difendersi dalle accuse di incompetenza, solo per un fattore legato all’età anagrafica. Pensavo che i tempi bui in cui un ex Ministro del lavoro accusava i giovani di essere dei buoni a nulla fossero passati, invece noto che è una mentalità diffusa, sia in ambienti che si definiscono di destra, sia in ambienti che si professano di sinistra. Come donna osservo anche che in questi articoli e nelle foto private che sono state pubblicate, c’è un sessismo nemmeno troppo velato, e mi chiedo: se il Capo segreteria fosse stato un uomo cosa sarebbe successo?. Purtroppo certi media contribuiscono non solo a diffondere falsa informazione, ma anche a inchiodare l'Italia a un medioevo culturale". 

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