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La Torre di Pisa si rialza: contro ogni pronostico non pende più

La Torre di Pisa nell’arco di diciassette anni sta diminuendo lentamente la propria pendenza. Lo dimostrano i dati raccolti dal Gruppo di Sorveglianza che osservano la torre e proprio in questi giorni hanno misurato un miglioramento considerevole nella pendenza di uno dei più importanti monumenti italiani.
A cura di Laura Ghiandoni
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La Torre di Pisa è sempre meno pendente e si sta lentamente raddrizzando. In vent'anni il campanile sta guadagnando centimetro dopo centimetro per tornare alla posizione verticale. Sono 40 i millimetri recuperati in 17 anni, e il monumento sembra proiettato verso un futuro di salute a novanta gradi precisi, nonostante i pronostici e le iniziali paure. Diffonde la buona notizia il Gruppo di sorveglianza di uno dei più importanti e famosi monumenti italiani, un team di ricercatori creato nel 2001 composto da Salvatore Settis, Carlo Viggiani e Donato Sabia, da che da quasi vent'anni tengono sotto controllo il monumento pisano con tutti i suoi misteri attraverso l'analisi di movimenti e assestamenti in un'opera di restauro.

Le attività del Gruppo di sorveglianza sono sostenute economicamente e amministrativamente dall'Opera della Primaziale Pisana e consistono nell'analisi dei movimenti della Torre, nel miglioramento della qualità delle misure effettuate, nella gestione e nell'ampliamento del sistema di monitoraggio, nella promozione di studi e ricerche orientate a una maggiore conoscenza del comportamento statico e dinamico del campanile. "La Torre – spiega Nunziante Squeglia, docente di Geotecnica dell'università di Pisa e collaboratore del Gruppo di Sorveglianza – da quando è iniziata la cura ha ridotto la sua pendenza di più o meno mezzo grado che corrisponde a circa 4 centimetri. Le oscillazioni ora variano alla media di 1/2 millimetri l'anno ma quel che più conta è la stabilità del campanile che è migliore delle previsioni iniziali"

Infatti questo ultimo dato risulta essere migliore rispetto alle previsioni elaborate dal Comitato internazionale coordinato da Michele Jamiolkowski tra il 1993 e il 2001, che ha progettato e coordinato i lavori di consolidamento. Pochi centimetri per la torre ma un grosso cambiamento per tutti. Allora forse è il momento di affrettarsi per scattare le caratteristiche fotografie in cui teniamo il monumento che potrebbe cadere da un momento all'altro, e chissà, magari un giorno potremo dire che tutto nella vita può raddrizzarsi, proprio come è accaduto alla Torre di Pisa.

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