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La sua casa sta per essere abbattuta: padre getta la figlia di 6 mesi dal tetto “per protesta”

I fatti sono avvenuti nella cittadina sudafricana di Kwadwesi, vicino a Port Elizabeth. Il 38enne voleva che i mezzi demolitori che di lì a poco avrebbero abbattuta la sua baracca si allontanassero dalla zona. E alla fine ha dato seguito alle sua minacce. La piccola è stata salvata dai poliziotti a terra.
A cura di Biagio Chiariello
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Deve rispondere di tentato omicidio l’uomo che ha gettato la figlia di sei mesi da una baracca nella cittadina di Kwadwesi, vicino a Port Elizabeth, sulla costa orientale del Sudafrica. Lo ha fatto in segno di protesta per impedirne la demolizione. Come mostrano le immagini, il 38enne ha preso la bambina e si era arrampicato in cima alla loro abitazione che di lì a poco sarebbe stata abbattuta perché edificata illegalmente. Mentre gli agenti lo tenevano d’occhio dal basso e uno si arrampicava per cercare di convincerlo a parlare, l'uomo ha fatto penzolare la piccolina per la caviglia, prima di farla dondolarla oltre il bordo della catapecchia.

A fomentare l’uomo gli altri manifestanti che hanno spinto l’agitatissimo padre a dare seguito alle sue minacce: "Lanciala, lanciala, lanciala", hanno gridato. Le immagini mostrano il poliziotto sul tetto che si precipita in avanti per afferrare l’uomo, ma non prima che questo lascia andare la presa sulla bambina. Fortunatamente, la piccola viene catturata al volo dai poliziotti in piedi non riportando alcuna ferita. Il 38enne è stato arrestato immediatamente.

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Come detto, il dramma è avvenuto dopo che è stata disposta la demolizione di 90 baracche costruite nel comune di Joe Slovo a Kwadwesi. Il servizio di polizia sudafricano era stato inviato sul posto per garantire la sicurezza della squadra di demolizione dopo che 150 manifestanti si era riuniti lanciando mattoni e chiudendo le strade con pneumatici dati alle fiamme. Mentre le autorità riportavano la situazione alla calma, l'uomo è salito sul tetto della sua baracca e ha minacciato di uccidere la figlioletta se i mezzi demolitori non fossero stati ritirati immediatamente.  La piccola, dopo essere stata sottoposta alle cure del caso, è stata affidata alla madre di 35 anni. Il loro caso è supervisionato dai servizi sociali locali.

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