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La sua casa all’asta giudiziaria, disabile si taglia le vene in Tribunale: “Io umiliata”

La donna di 56 anni, già malata, quando ha visto la prima offerta di acquisto dell’immobile non ha retto. Fortunatamente è stata fermata in tempo dal suo avvocato e accompagnata in ospedale, dal quale è già stata dimessa.
A cura di A. P.
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Si era presentata in tribunale, dove la sua casa era finita all'asta giudiziaria per l'insolvenza di un mutuo, sperando che nessuno comprasse l'abitazione ma quando ha visto la prima offerta di acquisto dell'immobile non ha retto e ha deciso di tagliarsi le vene. È  accaduto nella mattinata di martedì al tribunale civile di Siena dove per  fortuna è stata subito fermata dai presenti e poi condotta in ospedale. A compiere il gesto una donna senese di 56 anni, Sandra Pelosi, rimasta disabile dopo un incidente  di cui  è stata vittima nel 2010. Un incidente che le ha cambiato per sempre la sua vita e che  gli avrebbe anche compromesso la capacità di lavorare e quindi a suo dire di pagare il mutuo da 500mila euro contratto con una banca per la sua attività imprenditoriale.

Un calvario che dura da anni e che l'ha ridotta sulla sedia a rotelle. Affetta da morbo di Crohn e malata terminale, da anni combatte anche in tribunale a Grosseto per cercare di vedersi riconosciuti quelli che ritiene essere i suoi diritti nei confronti di assicurazioni e banche. Per questo si è rivolta varie volte ai media Nel corso dell'udienza la donna ha estratto un oggetto tagliente e si è tagliata i polsi ma è stata bloccata prima che potesse farsi male più seriamente. È stata poi immediatamente soccorsa e trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Siena dove i medici hanno assicurato non è in pericolo di vita.

"Questa è un'ingiustizia, non può finire così, mi sento umiliata e non si può ridurre una persona così". Sono le parole di Sandra Pelosi. La donna ha firmato le proprie dimissioni dall'ospedale e, raggiunta telefonicamente dall'ANSA, ha spiegato: "Me lo sentivo che questa mattina qualcuno avrebbe presentato un'offerta e per questo mi ero portata dietro una lametta". La donna si è procurata un piccolo taglio all'altezza del polso destro senza recidere le vene "perchè l'avvocato che era con me mi ha fermato", ha spiegato.

"Presenteremo denuncia in Procura per accertare se ci siano state anomalie nella concessione del mutuo alla nostra assistita". Hanno spiegato gli avvocati Valter Biscotti e Valeria Passeri, legali della donna. L'abitazione in pieno centro a Siena di circa 150 metri quadri ha ricevuto un'offerta di acquisto da 230 mila euro.

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