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La storia di Steven, 22enne malato abbandonato dall’Inps (ma aiutato dalla sua azienda)

L’azienda di Cesenatico Siropack Italia rende noto il caso di un suo dipendente affetto da Sarcoma di Ewing al quale l’Inps ha azzerato lo stipendio, in quanto considera terminati i suoi giorni di malattia: “Agiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per sostenerlo e dimostrargli la nostra vicinanza”.
A cura di Susanna Picone
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L'Inps considera esaurito il suo diritto alla malattia retribuita e la sua azienda,  dinanzi a tale situazione, decide di far qualcosa per il suo dipendente e così continua a erogargli lo stipendio, rifiutando anche la proposta dei colleghi di aiutarlo con una colletta. Arriva da Cesenatico la storia di Steven Babbi, un giovane dipendente dell’azienda Siropack Italia Srl gravemente malato e costretto adesso a una lunga e delicata convalescenza. Steven, che tra un mese compirà ventidue anni, è affetto da Sarcoma di Ewing, una forma tumorale che si sviluppa prevalentemente a livello osseo. Il giovane necessita di tempo per proseguire il suo percorso di recupero, ma l’Inps è intervenuta azzerando lo stipendio che Siropack gli versava regolarmente, a partire dalla busta paga di settembre, considerando terminati i giorni di malattia concessi. A comunicarlo è la stessa azienda di Cesenatico che, anche attraverso il proprio account Facebook, ha chiesto aiuto agli utenti nel sostenere il giovane e far conoscere la sua storia.

Nel comunicato stampa di Siropack Italia si legge appunto che l’azienda ha deciso che sarà la proprietà a provvedere al sostentamento del dipendente “là dove gli organi preposti alla tutela dei lavoratori hanno deciso di voltare le spalle a chi si trova nel bisogno”. Malato da quando aveva undici anni, il giovane nonostante i lunghi periodo dedicati alle terapie è riuscito a diplomarsi e nel febbraio del 2016 è stato assunto dall’azienda di Cesenatico con la mansione di terminalista. “Quando il nostro personale è cresciuto, ancor prima che sopraggiungesse l’obbligo di assumere una persona diversamente abile, non abbiamo avuto dubbi a puntare su Steven, nella convinzione che il lavoro potesse dargli un ulteriore stimolo per continuare a combattere la sua battaglia personale – è quanto spiegano i titolari di Siropack Rocco De Lucia e Barbara Burioli – è un ragazzo infinitamente disponibile e positivo, per questo la sua presenza ha rappresentato, fin dal suo arrivo, un valore aggiunto per tutta l’azienda”.

Poi però nel marzo scorso la malattia ha costretto il giovane a sottoporsi a un intervento di rimozione di un polmone e in quel momento è iniziata una lunga e delicata convalescenza ancora in corso. Ed è in questo contesto, fa sapere l’azienda, che l’Inps è intervenuta azzerando lo stipendio che Siropack versava al dipendente. “La nostra azienda considera quanto subito da Steven una profonda ingiustizia – commentano ancora così i titolari sottolineando come Steven sia stato un lavoratore volenteroso, umile e generoso – Siamo rimasti commossi dalla sensibilità dei nostri circa 30 dipendenti, che si sono resi subito disponibili al pagamento di una colletta, ma abbiamo stabilito che sarà la proprietà a provvedere al suo sostentamento”. “Agiremo con tutti i mezzi a nostra disposizione per sostenerlo e dimostrargli la nostra vicinanza, e allo stesso tempo sensibilizzare le autorità competenti affinché i lavoratori come Steven possano essere trattati con maggiore umanità”, conclude il comunicato dell’azienda.

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