La storia di Giovanni e Malvina: insieme per 62 anni, muoiono a 12 ore l’uno dall’altra
Giovanni Bovolenta aveva 86 anni. Malvina Pezzolato era un po’ più giovane e di anni ne aveva 83. Si erano sposati il 26 dicembre del 1955 e da quel matrimonio avevano avuto cinque figli: Maurizio, Fabrizio, Raffaella, Enrico e Mirco. Per sessantadue anni marito e moglie sono rimasti sempre insieme, innamorati e uniti. E alla fine se ne sono anche andati quasi insieme, a una manciata di ore di distanza l’uno dall’altra. La coppia viveva a Donzella di Porto Tolle, nella provincia di Rovigo, vicini ai loro figli e nipoti. Lui nella sua vita aveva fatto tanti mestieri, sua moglie era stata una casalinga. A parte qualche acciacco dovuto all’età, fino a qualche tempo fa Giovanni e Malvina stavano abbastanza bene. Poi però verso la metà di dicembre Giovanni è stato ricoverato in ospedale e la sua amata moglie, ogni giorno, si faceva accompagnare dai figli per andare a trovarlo. Fino al 30 gennaio scorso quando l’anziana si è improvvisamente sentita male. L’hanno portata in un ospedale diverso da quello in cui era ricoverato il marito e dove, qualche ora dopo il malore, il cuore di Malvina ha smesso di battere. A quel punto i figli hanno preso una decisione: al papà avrebbero dato quella brutta notizia solo il giorno successivo. Ma Giovanni ha chiuso per sempre gli occhi prima ancora di parlare coi suoi cari. È morto all’alba del giorno successivo, appena dodici ore dopo sua moglie.
Il nipote: "Si sono voluti bene sino all’ultimo respiro" – "Sono morti insieme, è giusto così", ha detto qualcuno ai funerali della coppia nella chiesa di Donzella. “Non potevano staccarsi. È un disegno divino, l’hanno fatto anche per non disturbare i loro figli”, il commento di qualcun altro. Anche il nipote Giacomo ha voluto ricordare i nonni con una lettera riportata da Il Resto del Carlino: “Non è facile mettere in fila parole e pensieri in un giorno come questo, in un momento come questo. Soprattutto se penso che tutto è accaduto così in fretta, troppo in fretta. Ricordo quando ero bambino, le passeggiate in bicicletta con mio nonno. Mi raccontava storie di pescatori e mi insegnava a conoscere e ad amare i nostri posti”. “Si sono voluti bene sino all’ultimo respiro – ha aggiunto il nipote ricordando gli ultimi giorni dei due anziani -. Mentre il nonno era ricoverato in ospedale, chiedeva sempre ai figli della sua Malvina. E lei chiedeva sempre del suo Giovanni. Ci mancheranno tantissimo il dolcissimo sorriso di lei e le battute spiritose di lui. Ciao nonna Batocia, ciao nonno Biso”.