La scelta coraggiosa di Vittoria: “Ho visto suicidarsi una donna, via le slot dal mio bar”
Video poker, slot machine, lotterie e gratta & vinci. Un settore che non conosce crisi quello del gioco. Un vizio, un malattia, capace di mandare in rovina uomini, donne e intere famiglie. Lo sa bene Vittoria Pellegrini, di Fucecchio in provincia di Firenze, titolare di un bar e testimone di vicende e storie che l’hanno portata ad una (saggia) decisione: basta slot. “Ho sempre fatto volontariato attivo – ha raccontato al Tirreno – per cui quando sei sull’ambulanza capita spesso di trovarsi in situazioni a dir poco spiacevoli. Una, però, mi ha lasciata profondamente scossa. Arriviamo in una casa, dove una donna aveva appena ingerito una grossa quantità di farmaci. Era chiaro il tentativo di suicidio”. Il motivo per cui l’ha fatto è inquietante: “Aveva provato a togliersi la vita dopo aver saputo che il marito si era giocato tutto lo stipendio nelle slot machine. In quei momenti non ti soffermi a pensare, perché ti devi occupare di svolgere il tuo compito: devi soccorrere le persone, poi però torni a casa, ci rifletti e capisci che quello che hai visto non lo vuoi vedere mai più” spiega Vittoria. Proprio in uno di questi momenti, ha capito che doveva agire. O meglio, prevenire:
Oggi, nel suo bar preso in gestione nel 2014, al posto delle slot c’è il biliardino. “Lì i bambini possono giocare quanto vogliono, perché è gratuito. La mia clientela è fatta di famiglie, avere le slot sarebbe stato un controsenso. E poi è molto più bello vederci i bambini che si divertono a festeggiare il compleanno, ad esempio” ammette la donna. Eppure, più volte a Vittoria è arrivata la proposta di installare i videopoker all’interno del suo bar: “C’è stato anche chi mi ha detto che un bar senza le slot è fuori dal tempo. Da una parte capisco anche chi non ci rinuncia perché le slot garantiscono l’affitto, ad esempio, ma io ho intenzione di continuare sulla mia strada”.