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La proposta per il voto: “Per ogni scheda bianca un seggio vuoto in Parlamento”

Un ex consigliere comunale di Bologna presenta la proposta di far valere anche le schede bianche come un voto a tutti gli effetti: l’idea è che i seggi parlamentari – sia alla Camera che al Senato – rimangano vuoti in proporzione al numero di schede bianche nelle urne.
A cura di Stefano Rizzuti
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Anche le schede bianche valgano come un voto a tutti gli effetti: è questa la proposta presenta dall’ex consigliere comunale bolognese e presidente del quartiere Santo Stefano Beppe Mioni, insieme a Ugo Fronzoni. Secondo quanto proposto dai due l’idea è quella che i seggi parlamentari rimangano vuoti in proporzione al numero di schede bianche nelle urne. Un sistema proporzionale per Camera e Senato anche per le poltrone vuote in base agli elettori che decidono di non indicare alcuna preferenza.

Ma non finisce qua: la proposta di Mioni e Fronzoni si estende anche a quelle che definiscono quote argento per garantire la presenza nelle liste e in Parlamento degli ultra 65enni. “Ci rivolgiamo – dichiara Mioni – non a chi sa già cosa votare, ma a quella metà di cittadini che non vota perché crede che il proprio voto non possa cambiare nulla e che non si riconosce in questi partiti. Proponiamo di votare scheda bianca e che queste schede sacrosantamente costituzionali vengano rappresentate in Parlamento con seggi vuoti”.

Mioni e Fronzoni parlano di una “proposta di valorizzazione della scheda bianca” che porterebbe uno stravolgimento del sistema di voto e non solo. Difatti – spiegano – questa iniziativa comporterebbe una riduzione del numero dei parlamentari presenti in aula ma non del numero legale per poter votare i provvedimenti in assemblea: il che costringerebbe deputati e senatori a essere presenti molto più spesso per garantire il raggiungimento del numero necessario in aula.

Mioni e Fronzoni hanno sottolineato che non sono interessati a candidarsi e che la loro idea è a disposizione di chiunque sia interessato a raccoglierla nella speranza che diventi virale. Una norma che sarebbe – secondo i due – un antidoto all’astensione. Sulla base degli ultimi sondaggi le schede bianche alle prossime elezioni potrebbero essere il 2,5% del totale dei voti. Secondo questa proposta, quindi, il 2,5% dei seggi parlamentari rimarrebbe vuoto. Ovvero circa 24 seggi tra Camera e Senato.

Per quanto riguarda, invece, gli over 65, l’idea è quella di quote d’argento perché questa fascia d’età rappresenta un quarto dell’elettorato attivo. L’idea, dunque, è quella di un obbligo del loro inserimento proporzionale (quindi un quarto del totale) nelle liste elettorali.

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