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Colonia blindata, corteo degli estremisti anti-Islam interrotto dalla polizia

Città blindata per due manifestazioni. In piazza sia i dimostranti della sinistra e dei gruppi anti-razzisti che i militanti di Pegida, partito xenofobo. Proprio questi ultimi si sono resi responsabili di un lancio di petardi contro la polizia, che ha deciso di interrompere il corteo.
A cura di S. P.
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UPDATE 16.20 – Colonia, scontri durante manifestazione, interrotto corteo –  Il corteo di Pegida, il movimento politico tedesco antislamista, è stato interrotto dalla polizia per evitare escalation di violenze dopo un lancio di petardi contro le forze dell'ordine. In azione gli idranti. Secondo stime della polizia, i manifestanti sarebbero circa 450. Il clima era già molto teso nei momenti prima dell'inizio della manifestazione. Di fronte, divisi da transenne e poliziotti, i dimostranti della sinistra e dei gruppi anti-razzisti. Molto aggressivi sopratutto i dimostranti di Pegida. Fitto sventolio di bandiere nazionali tedesche, slogan contro Angela Merkel ("deve andare via").

A più di una settimana dalle violenze di Colonia le indagini continuano. Al momento 31 persone sono state identificate e tra queste 18 sono richiedenti asilo (che sarebbero accusati di furto e non di molestie sessuali). Nell’ambito delle indagini è stato trovato anche un foglietto con scritte, in arabo e in tedesco, frasi con espliciti riferimenti sessuali. Il foglio giallo, apparso su diversi media tedeschi, sarebbe stato ritrovato nelle mani di due sospettati. Tra le frasi segnate, “grandi tette”, “ti voglio baciare”, “io la uccido”. Intanto oggi il Corriere della Sera riporta la testimonianza di Marco Kammholz, un assistente sociale che nella città renana lavora con i giovani a rischio e i minorenni stranieri non accompagnati. A suo dire la notte di San Silvestro a Colonia era stata “organizzata” su Whatsapp e Facebook. “La zona della stazione è sempre stato un punto d’incontro per i migranti, ma quella notte ce ne erano molti di più del solito perché le comunità di siriani, algerini e marocchini si erano date appuntamento via Facebook o WhatsApp”, ha raccontato l’assistente sociale spiegando che due dei ragazzi che segue avevano ricevuto l’invito a trovarsi alla stazione tramite il passaparola sui cellulari. Secondo Kammholz quindi il ritrovo era pianificato, ma questo non significa che le persone fossero lì per compiere molestie o borseggi.

Sotto accusa il lavoro della polizia – “Molti giovani migranti sono in Germania senza una famiglia e semplicemente non hanno luoghi dove poter stare con gli altri. I ragazzi che conosco ci erano andati per passare del tempo con i loro amici. Ciò non toglie che si sia creata una situazione minacciosa e pericolosa. Ma purtroppo le violenze sessuali qui a Colonia sono spesso un problema quando ci sono manifestazioni che riuniscono grandi gruppi di uomini, magari ubriachi, dal Carnevale agli incontri di calcio. Il punto è come garantire la sicurezza di una città”, ha continuato a spiegare l’assistente sociale. In effetti il lavoro delle forze dell’ordine a Colonia è da quella notte sotto accusa. Gli agenti sono stati criticati per non essere riusciti a garantire la sicurezza nella piazza della stazione e nelle ultime ore c’è stata anche la prima vittima illustre: a seguito delle pesanti critiche ricevute il capo della polizia di Colonia, Wolfgang Albers, ha deciso di lasciare l'incarico.

Città blindata per due manifestazioni – Una Colonia blindata si prepara intanto a un pomeriggio ad alta tensione, con due manifestazioni previste nel centro della città. In piazza scendono da un lato i militanti del movimento anti-islamico Pegida e del partito di estrema destra “Pro Koehln”; dall'altro, con una contro-manifestazione, organizzazioni anti-razziste. Sono 1.700 gli agenti della polizia impegnati per le manifestazioni di oggi, supportati da qualche centinaio di colleghi della polizia federale.

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