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“La luna al Foro Romano”: visite notturne, per riscoprire l’antichità sotto una nuova luce

Dal 22 aprile il Foro Romano sarà aperto anche di notte: grazie all’iniziativa “La luna al Foro Romano”, ogni venerdì fino al 28 ottobre sarà possibile riscoprire le meraviglie archeologiche di Roma sotto una nuova luce. Innovative tecnologie al Led illumineranno il percorso lungo la Via Sacra, evidenziando, con colori diversi, i diversi periodi storici di costruzione dei monumenti. Non solo: l’iniziativa consentirà di visitare una parte degli scavi che non è mai stata aperta al pubblico.
A cura di Federica D'Alfonso
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Ogni venerdì, dal 22 aprile al 28 ottobre, il Foro Romano s'illumina di notte. Con l'iniziativa "La Luna al Foro Romano", promossa dalla Soprintendenza per i beni archeologici di Roma in collaborazione con Electa e Acea, si apre un suggestivo percorso notturno che si articola lungo la Via Sacra, passando per alcuni dei monumenti più rappresentativi dell'antichità romana. L'iniziativa si aggiunge a quella già inaugurata all'Anfiteatro Flavio, "La luna sul Colosseo", che prevede visite serali il lunedì, il giovedì, il sabato e la domenica fino al 29 ottobre: ora anche i Fori si illuminano di notte, grazie a nuove tecnologie al Led studiate appositamente per ogni monumento. Una novità assoluta dal punto di vista tecnico, ma anche archeologico, perché consentirà di visitare una parte dei Fori che non è mai stata aperta al pubblico.

"La Luna al Foro Romano" sarà inaugurata significativamente giovedì 21 aprile, data della mitica fondazione di Roma, e andrà avanti fino a fine ottobre. Dalle 20 alle 24, tutti i venerdì, sarà possibile partecipare alle visite guidate insieme agli archeologi, per riscoprire l'antica strada che dall’arco di Tito porta a quello di Settimio Severo, passando per monumenti straordinari come la Basilica di Massenzio, la Casa delle Vestali, i templi di Saturno, di Antonino e Faustina e la chiesa di Santa Maria Antiqua, riaperta al pubblico dopo trent'anni e che conserva sulle pareti pitture databili dal VI al IX secolo.

Nuove tecnologie

Grazie alla collaborazione con Electa e Acea, due delle principali aziende italiane che si occupano della gestione e dello sviluppo dei servizi legati all’energia e all’ambiente, la Soprintendenza ha messo a punto un nuovo impianto di luci studiato in base a criteri di eco sostenibilità.

L'impianto è stato realizzato all’insegna delle nuove tecnologie e del risparmio energetico: i punti luce disseminati per tutto il percorso usano la tecnologia Led, con un consumo energetico di circa il 60% in meno rispetto alle precedenti illuminazioni. La luce sarà diffusa anche sui percorsi pedonali, in modo da rendere sicura la passeggiata. "Ora finalmente non ci sarà più quella differenza smaccata tra i Fori Imperiali, bene illuminati con il progetto di Storaro, e il Foro Romano buio, praticamente invisibile. Da domani non sarà più così", ha annunciato Francesco Prosperetti, Soprintendente speciale per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma.

La storia letta attraverso la luce

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La nuova illuminazione vuole creare anche un legame "percettivo" tra i monumenti, per agevolare la lettura storica, volumetrica e funzionale delle architetture dei Fori, trasformando una sequenza di singoli reperti archeologici in un sistema articolato e complesso. Il gioco di luci infatti, è stato studiato accuratamente, e prevede tonalità che vanno dal bianco-oro al bianco morbido, diverse per ogni monumento: per esaltare al meglio le forme architettoniche, i colori e la materia.

L’impianto al led è stato pensato anche in funzione di una lettura "storica" del percorso: sono state adottate due temperature di colore diverse per i marmi e per i muri di laterizio, e le luci sono state posizionate in modo da evidenziare le diverse fasi storiche di utilizzo dei luoghi. Il Tempio di Antonino e Faustina, per esempio, che contiene al suo interno la Chiesa di San Lorenzo in Miranda realizzata nel ‘600, verrà "colorata" di due tonalità diverse, per rendere tangibile la differenza tra queste due fasi storiche differenti.

Il Natale di Roma

Il nuovo impianto di illuminazione sarà inaugurato giovedì 21 aprile, in occasione del Natale di Roma: anticamente conosciuta come "Dies Romana", la ricorrenza è legata alla mitica fondazione della città di Roma. Secondo la leggenda infatti, narrata da Varrone, Romolo avrebbe fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. La locuzione latina "Ab Urbe Condita" che caratterizza la cronologia romana deriva proprio da questa data: il calendario infatti contava gli anni a partire "dalla fondazione della Città" . La ricorrenza è divenuta oggi un'occasione per riscoprire Roma in tutta la sua bellezza senza tempo. Anche di notte.

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