106 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La lettera virale a Trump: “Incoraggi pregiudizi e violenza”

La missiva è stata scritta dal giornalista Brandon Stanton, celebre per aver creato la pagina facebook “Humans of New York”.
A cura di Davide Falcioni
106 CONDIVISIONI
Immagine

Ha raggiunto un milione di condivisioni la lettera aperta scritta a Donald Trump e pubblicata su facebook alcuni giorni fa dal fotografo newyorchese Brandon Stanton, diventato celebre per aver creato la pagina facebook "Humans of New York", una delle più seguite della Grande Mela e di tutti gli States e forse nel mondo. Le parole del fotografo sono forti: l'uomo spiega come opporsi all'ascesa di Donald Trump non sia una necessità politica ma risponda a un imperativo morale. La missiva attacca duramente il miliardario in corsa per la Casa Bianca accusandolo di essere un razzista e di propagandare violenza.

"Non volevo prendere posizione in una elezione così controversa – scrive Stanton -: ho pensato che forse non era il momento giusto. Ma poi ho capito che il tempo giusto per opporsi alla violenza e ai pregiudizi è ora, è sempre ora". Rivolgendosi a Trump il fotografo scrive: "L'ho vista ritwittare immagini razziste. L'ho vista ritwittare bugie razziste. L'ho vista prendersi ben 48 ore per rinnegare i sostenitori della supremazia bianca. L'ho vista incoraggiare la violenza e promettere di pagare le spese legali di quelli che commettono violenze in nome suo. L'ho vista sostenere la tortura e l’omicidio nei confronti delle famiglie dei terroristi. L'ho vista allegramente raccontare storie di musulmani uccisi con proiettili imbevuti in sangue di maiale. L'ho vista paragonare i rifugiati a dei serpenti e dichiarare solennemente che ‘l’Islam ci odia'. Sono un giornalista, Mr. Trump e ho intervistato centinaia di musulmani, scelti a caso, nelle strade dell'Iran, Iraq e Pakistan. Ho intervistato anche centinaia di rifugiati siriani e iracheni in sette paesi differenti, e posso confermare che è lei che gronda odio".

Nell'ultimo passaggio della sua lettera Stanton scrive: "Coloro che tengono alta l’attenzione non le permetteranno di rifarsi un’immagine. Lei non è un unificatore. Lei non è presidenziale. Lei non è una vittima di quella stessa rabbia che ha infiammato per mesi. Lei è un uomo che ha incoraggiato il pregiudizio e la violenza alla ricerca di potere personale. E sebbene senza dubbio le sue parole non cambieranno nei prossimi mesi, lei resterà sempre quello che è".

106 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views