20 CONDIVISIONI

La grande forza di Sammy Basso:”Grazie alla progeria sto diventando ricercatore”

Le commenti parole del 22enne malato di progeria, fresco di laurea: “Non vivo la malattia come una condanna, né come una punizione divina: è solo una piccola parte di me. Non sceglierei di rinascere senza di essa perché i miei amici, le mie esperienze li ho vissuti così ed è grazie a questa condizione che sto diventando un ricercatore”.
A cura di Biagio Chiariello
20 CONDIVISIONI
Immagine

Sammy Basso detiene due personali record. Il primo non è esattamente il più invidiabile: a 22 anni, è il più longevo ammalato di progeria, sindrome rarissima che provoca invecchiamento precoce. L’altro invece è sicuramente straordinario: da qualche giorno è infatti anche il più longevo ammalato di progeria con la laureaBasso in questi giorni si sta godendo il suo 110 e lode in Scienze Naturali alla facoltà di Padova. "Per me è un traguardo, ma anche l'inizio di un nuovo percorso perché voglio specializzarmi in Biologia molecolare” ha detto Sammy, intervistato dal Corriere della Sera. Il 22enne è diventato un simbolo per molti, la sua forza d’animo è uno stimolo a andare avanti affrontando ogni difficoltà. Come quello del corpo che invecchia molto più rapidamente e gli acciacchi si fanno sentire. o, uno stimolo a andare avanti anche quando il suo corpo invecchia molto più rapidamente dei suoi coetanei e gli acciacchi si fanno sentire. E lui è consapevole delle difficoltà provocategli dalla progeria, ma col tempo è riuscito in qualche modo ad apprezzare i punti di forza della sua diversità.

Lo so, sono diverso dai miei coetanei, ma io le diversità le incoraggio se fanno crescere, fino a quando non diventano discriminanti. Non posso correre, non posso saltare, non posso fare sport. Due volte alla settimana faccio fisioterapia e molto spesso controlli medici. Porto scarpe ortopediche rialzate e cammino solo per brevi tratti. Però peso solo 20 chili quindi se sono stanco qualche amico mi prende in groppa!

Al mondo sono in 70 con questa malattia, in Italia 4. L’aspettativa di vita è di 13 anni, Sammy l’ha ampiamente superata. Laura e Amerigo, genitori del brillante studioso, si sono dichiarati orgogliosi del proprio figlio, che hanno sempre sostenuto con grandissimo affetto: "Siamo una squadra, ma è sono la sua determinazione e la sua ironia che lo hanno portato fin qui". Nella sua tesi, intitolata "Novel use of Crisps-Cas9 System as a therapy for Hgps" Sammy ha analizzato nel dettaglio la sua malattia, proponendo una terapia nuova per rallentare la sindrome: “Forse non potrà servire a me, ma a tutti quelli che verranno dopo di me. Ho discusso in inglese, ma ai miei genitori l’ho spiegata in veneto, che considero la mia madrelingua, e ne vado orgoglioso”.

La sua battaglia è iniziata fin dal 2005, in cui fondò l'Associazione italiana Progeria Sammy Basso per rendere nota a tutti la sua sindrome. Da allora, il suo impegno pubblico per la lotta alla progeria è stato sempre più forte. E in molti hanno saputo di lei. Lo ha anche chiamato Papa Francesco con una telefonata a sorpresa. “Di sicuro non passo inosservato — racconta — ma le cose sono cambiate. Una volta i bambini mi fermavano per chiedermi se fossi un marziano, ma loro sono innocenti. Gli adulti mi fissavano senza capire, e mi faceva male. Oggi è più facile che mi fermino per stringermi la mano o per fare un selfie con me. Una bella conquista no?”.

Con lo sguardo rivolto al futuro, Sammy descrive così i frutti della sua battaglia:

Non la vivo come una condanna, né come una punizione divina: è solo una piccola parte di me. Non sceglierei di rinascere senza la malattia perché i miei amici, le mie esperienze li ho vissuti così ed è grazie a questa condizione che sto diventando un ricercatore.

20 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views