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La Francia restituisce i quadri rubati dai nazisti ai loro proprietari ebrei

Alcuni dipinti custoditi al Louvre e in altri musei della Francia ritornano ai loro proprietari, famiglie di ebrei austriaci. Sono quadri che furono sequestrati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
A cura di Susanna Picone
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Alcuni dipinti custoditi al Louvre e in altri musei della Francia ritornano ai loro proprietari, famiglie di ebrei austriaci. Sono quadri che furono sequestrati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.

La Francia ha deciso di restituire sette dipinti ad alcune famiglie di ebrei austriaci, quadri che a suo tempo furono sequestrati dai nazisti nel corso della seconda guerra mondiale e che vennero ritrovati dagli Alleati in Germania e poi spediti a Parigi. Si tratti di capolavori che erano destinati a finire nella galleria d’arte che Adolf Hitler voleva costruire a Linz, nella sua città natale. Dipinti di grande importanza custoditi al museo Louvre di Parigi ma anche in altre gallerie del Paese. Opere d’arte firmate da grandi artisti italiani, tedeschi e olandesi tra cui compaiono i nomi di Alessandro Longhi, di Sebastiano Ricci, di Gaspare Diziani, di Pieter Jansz van Asch e altri ancora. Al termine di lunghe ricerche Parigi ha dunque dato il proprio via libera per far sì che questi quadri possano ritornare ai loro legittimi proprietari. Sei di questi dipinti, tra cui le opere di Longhi, Ricci e Diziani, erano di proprietà di Richard Neumann, un ebreo austriaco, e hanno trovato casa tra il Louvre, il museo di Saint-Etienne, il museo di Tours e di Agen.

I quadri restituiti alle famiglie Wiener e Neumann – Tom Seeldorff, il nipote di Neumann, era molto giovane quando vide a Vienna per l’ultima volta la collezione di suo nonno. Ora il discendente di una delle famiglie ebree a cui furono sequestrati i beni dai nazisti racconta che il suo scopo è quello di trasmettere ai loro figli e nipoti l’amore che il nonno provava nei confronti dell’arte. Per questo motivo oggi Selldorff non fa che aspettare una cosa: il ritorno a casa dei dipinti. L’altra famiglia che vedrà restituirsi il proprio tesoro è quella dei Wiener: John, il proprietario dei quadri, era un banchiere che fu deportato per poi morire in un campo di concentramento. È stata la vedova di Weiner, negli anni successivi alla guerra, che ha provato a rintracciare le opere trafugate. E mentre queste famiglie attendono dunque di riavere finalmente il proprio tesoro sempre a Parigi, per la prima volta, viene affrontato il problema della spoliazione dei beni degli ebrei con una mostra, il Memorial de la Shoah.

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