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La fragilità umana in un inedito progetto sull’Amore. La nuova performance art di Kyrahm

“Ecce (H)omo, Guerrieri” è la nuova performance di Kyrahm che prenderà vita il 16 giugno 2016, a Roma, nel Palazzo Barocco del Rione Monti, un delicato e immenso progetto sull’amore e sulla fragilità umana, con l’occasione l’artista racconta: “Ho da sempre lavorato con il mio corpo e con i corpi degli altri, la body art mi ha scelta e avendo presto compreso che il mio ruolo nel mondo fosse provare a trasformare il dolore in poesia, ho desiderato portare in scena azioni che potessero dire tutto senza proferire una parola”.
A cura di Silvia Buffo
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L'artista Kyrahm in un ritratto del fotografo Alessandro Penso.
L'artista Kyrahm in un ritratto del fotografo Alessandro Penso.

"Ecce (H)omo, Guerrieri" è la nuova performance scritta e diretta dall’artista Kyrahm che come sua abitudine sarà anche oggetto di videoart. Artista e attivista in ambito sociale, il 16 giugno 2016, a Roma, per le ore 19.00, nel Palazzo Barocco del Rione Monti, darà vita questo delicato e immenso progetto sull'amore, a cura di Francesco Paolo Del Re, con Nicola Fornoni, Fulvia Patrizia Olivieri, Pepijoy Pierangela Ezzis, Lilli Quitadamo, Imma Mercadante e la stessa Kyrahm, la fotografia è affidata a Julius Kaiser.

Protagonista sarà l’amore in tutte le sue forme, l’attivismo LGBT, la fragilità e la fierezza del corpo nella disabilità, nella vecchiaia e nella malattia. Guerrieri in lotta, presenteranno i loro corpi e le loro vite. La regista e performance artist Kyrahm racconta così la fragilità e l'amore che dominano il suo nuovo progetto artistico:

Con umiltà ho riunito le persone che hanno accettato di prendere parte alla performance dove metteranno a nudo corpo e anima, mostrando volontariamente se stessi ed il loro vissuto senza pelle: una maternità con una mamma senza diritti e la sua piccola, la pietà tra un corpo disabile e uno anziano, una donna e l’amore per la sua compagna con la quale è stata insieme per 23 anni, il mio ventre dipinto. E poi il ruolo fondamentale della voce: la voce di chi non c’è più, la voce che cambia con il tempo e la malattia, il soprano lirico che accompagna ed eleva. Se mi chiedessero in cosa consista “Ecce (H)omo, Guerrieri”, risponderei semplicemente: “è un progetto sull’Amore".

Nella live art, a differenza del teatro, tutto ciò che avviene è reale, non c'è interpretazione. Diamanti nello scrigno di un palazzo nobile del ‘600 mostreranno pieni di luce le loro storie narrate attraverso il linguaggio esplicito della performance art, capace di dire tutto senza proferire una parola, mentre il canto di un soprano lirico accompagnerà i tableaux vivant. La performance sarà anche un set di riprese live da cui nascerà un progetto di videoarte e docufilm.

Kyrahm e Nicola Fornoni, talentuoso performance artist.
Kyrahm e Nicola Fornoni, talentuoso performance artist.

Kyrahm è una delle rappresentanti della live art in Italia, performer e body artist internazionale. Una dimensione quella della performance art che sembra appartenerle da sempre:

Ho da sempre lavorato con il mio corpo e con i corpi degli altri: la body art mi ha scelta che ero poco più che ventenne e avendo presto compreso che il mio ruolo nel mondo fosse provare a trasformare il dolore in poesia, ho desiderato portare in scena azioni che potessero dire tutto senza proferire una parola.

La sua ricerca spazia dalla live art al cinema e al teatro d’avanguardia, con la realizzazione di performance artistiche dal forte impatto emotivo, presentate in un progetto itinerante tra Europa e Stati Uniti. L'artista ha già ottenuto in Italia e all’estero riconoscimenti e premi istituzionali, spesso in collaborazione con il videomaker Julius Kaiser e realizzato diversi film a partire da performance dal significativo contenuto sociale, come Obsolescenza del genere, miglior video per il Festival del Cinema Arcipelago nel 2015 e "(A)mare Conchiglie", dove sono stati coinvolti migranti del mare ed ex emigrati italiani: quest'ultimo lavoro sarà presentato in prima mondiale il 7 giugno in Svizzera per il Festival del Cinema OtherMovie di Lugano.

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