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La figlia di 4 anni si ammala, la mamma può vederla solo mezz’ora al giorno: la bimba muore

Mali James-Mitchel è crollata all’improvviso mentre si trovava in vacanza con il padre nel luglio dell’anno scorso. La piccola è stata per tre settimane in ospedale, e poi è spirata. La madre per mesi non ha avuto la forza neanche di uscire di casa. Ora pian piano si sta riprendendo anche grazie ad un’associazione che opera per prevenire tragedia simili.
A cura di Biagio Chiariello
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Una madre col cuore spezzato ha rivelato la sua angoscia dopo aver appreso che la figlia di quattro anni, "perfettamente sana", era morta. Mali James-Mitchell era in vacanza in Turchia con suo padre, quando è crollata all’improvvisato ed è stata ricoverata in ospedale. Meinir James era a casa a Carmarthen, in Galles, quando ha ricevuto quella telefonata che le ha cambiato la vita per sempre nel luglio dell'anno scorso. La donna ha detto a WalesOnline di essersi messa sul primo volo per la Turchia, precipitandosi in ospedale per poter essere al fianco della figlioletta che versava in condizioni critiche. I medici però le hanno spiegato che era autorizzata a vederla per 30 minuti al giorno. Per tre settimane, Meinir è stata costretta a sopportare un'angoscia inimmaginabile che avrebbe schiacciato lo spirito di ogni genitore. Ma tutto è finito in tragedia quando Mali è morta. La piccola avrebbe subito un arresto cardiaco a causa di una condizione cardiaca non diagnosticata che non mostrava alcun sintomo. “La cosa spaventosa è che non avevamo la minima idea che ciò potesse accadere” dice oggi la mamma. Nel Regno Unito, almeno 12 giovani muoiono ogni settimana a causa di condizioni simili e l'80 per cento delle volte non ci sono segnali di allarme.

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Nei mesi successivi alla morte di Mali, Meinir, che lavora come assistente sociale ad Aberaeron, ha faticato ad uscire di casa. Non si è nemmeno avventurata fuori Carmarthen. “I primi sei mesi ho visto il mondo come sfocato. Non riuscivo proprio ad affrontarlo. "Non stavo mangiando e non riuscivo a dormire. Per un po’ non sono neanche uscita di casa” ammette. "Il tempo aiuta ma non lo fa andare via del tutto. Devi solo andare avanti con le cose nel miglior modo possibile. Poi ad un certo punto ho pensato: ‘Devo fare qualcosa’". Quel qualcosa ha iniziato man mano a concretizzarsi nella consapevolezza del desiderio di risparmiare a qualsiasi altro genitore l'orrore e l'angoscia che era stata costretta a vivere. Domenica, insieme a 32 amici, Meinir, parteciperà alla Mezza Maratona di Cardiff in memoria di Mali, e per raccogliere fondi per Cardiac Risk in the Young (CRY), un'organizzazione benefica che opera per prevenire i decessi per scompensi cardiaci nei bambini, e fornisce supporto alle famiglie in lutto nei momenti più bui che si possano immaginare. Se vuoi donare a CRY, puoi farlo qui. "Voglio solo aiutare gli altri e sensibilizzare. Quello che mi è successo non lo auguro neanche al mio peggior nemico e se posso aiutare solo una persona è giusto che lo faccia”, dice Meinir.

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