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La figlia 15enne viene uccisa con 61 coltellate, il padre non regge: morto di “crepacuore”

Jon “non è mai stato lo stesso” e ha lottato contro gli incubi e la depressione da quel marzo del 2016, quando Paige fu ammazzata barbaramente in un ristorante scozzese. Il suo assassino è stato condannato a 27 anni di carcere, pena poi ridotta a 23.
A cura di Biagio Chiariello
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Jon Bothwell, 37enne britannico, è "morto di crepacuore" dopo aver lottato per oltre due anni con la tragica uccisione di sua figlia. L’uomo "non è mai stato più lo stesso" dopo che Paige Doherty, 15 anni di Clydebank, è stata barbaramente uccisa da un folle nel marzo 2016. “Aveva il cuore spezzato. Anche Paige amava molto Jon. Non l'ha mai superato. Soffriva di depressione” ha detto Roseanne Bothwell, madre 71enne dell’uomo. "Mi diceva che aveva spesso degli incubi in cui la vedeva nella sua stanza e voleva che lui la raggiungesse. Non riusciremo mai a superare la morte di Paige ed ora anche Jon se ne è andato”, dice la donna. “È morto in camera da letto, ma i paramedici sono riusciti a riportarlo indietro. Purtroppo è andato in coma e sabato se n’è andato per sempre” spiega la madre. Il corpo di Jon è stato trovato nel suo appartamento a Cambuslang, vicino a Glasgow, sabato sera. È stato portato in ambulanza all'ospedale di Hairmyres a East Kilbride, dove è morto.

Jon non ha mai parlato in pubblico della morte di sua figlia, ma la ferocia della violenza con cui è avvenuto l’omicidio è stata difficile da sopportare. La 15enne è stata pugnalata 61 volte da John Leathem, commesso presso il Delicious Deli a Clydebank, il 19 marzo 2016. La teenager si era fermata alla tavola calda per mangiare un panino, mentre stava andando a lavorare in un parrucchiere. L'assassino aveva bloccato Paige nel ristorante, poi ha cercato di ripulire il tutto e comportarsi come se nulla fosse accaduto. A tradirlo sono state le telecamere di sorveglianza. In un’immagine si vede infatti Page che entra nel ristorante e non ne esce più. Leathem si è dichiarata colpevole del suo omicidio, ma in appello la sua condanna è stata ridotta da 27 anni a 23. Anche quest’aspetto deve aver influito sulla condizione psicofisica di Jon che alla fine ha ceduto completamente al dolore.

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