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La fidanzata tocca per scherzo il sedere di un amico: la accoltella alle gambe. Condannata

Paula Goodwin, 40enne inglese, madre di due figli, ha aggredito violentemente la compagna Clerice McQuade, 30 anni, colpevole di aver scherzato con un amico durante una serata. Dovrà trascorrere due anni in carcere.
A cura di B. C.
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Clerice McQuade (sinistra) e Paula Goodwin
Clerice McQuade (sinistra) e Paula Goodwin

Quando ha visto la compagna toccare il sedere di un uomo durante una serata con amici in una casa di Middleton, in Regno Unito, non ci ha visto più. Paula Goodwin, 40 anni, madre di due figli, ha accoltellato la fidanzata Clerice McQuade due volte alle gambe e poi ha affondato i suoi denti nella coscia della sventurata, mentre le due donne stavano tornando a casa. La 30enne è stata anche presa a pugni in faccia e il suo apparecchio acustico le è stato strappato via durante l'assalto. Clerice è poi fuggita dall’abitazione ed è stata portata in ospedale in ambulanza, chiamata da un vicino che aveva sentito delle urla all'esterno. Di fronte alla Corte di Manchester, la Goodwin ha ammesso di aver ferito la compagna con l’intenzione di causare lesioni personali gravi ed è stata condannata a due anni di carcere.

Secondo le ricostruzioni, la coppia stava insieme da 15 mesi dopo che il precedente partner maschile di Paula, da cui ha avuto due figli di 19 e 9 anni, era stato a sua volta condannato per averla sottoposta a violenza domestica. La 40enne sostiene di non aver ricordi della violenza avvenuta quella notte. “Aveva assunto alcol e farmaci a causa del suo disturbo bipolare” ha spiegato il consulente legale della difesa Jason Macadam. “Non incolpa nessun altro se non se stessa per quello che è successo”, ha aggiunto. Ma il giudice Maurice Greene non ha voluto sentire ragioni: “La vittima stava solo scherzando con un suo amico. Ma quando sei tornata a casa più tardi quel giorno l'hai aggredita – ha detto rivolgendosi all’imputata – , hai distrutto uno dei suoi apparecchi acustici e le sei saltata addosso, le hai strappato i capelli e l'hai morsa. Poi sei tornata indietro con un coltello e hai continuato il tuo attacco. Pensava che sarebbe morta perché il sangue non si sarebbe fermato” ha spiegato il magistrato. La Goodwin ha ricevuto anche un ordine restrittivo che le impedisce di entrare in contatto con la vittima o la sua famiglia.

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