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La favola della rana e dello scorpione ai tempi del PD

C’era una volta uno scorpione. E una rana. Una storia conosciuta, o forse no…
A cura di Francesco Lanza
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C'era una volta uno scorpione. Dopo aver letto il suo oroscopo, nel quale c'era scritto "Tenetevi asciutti", decise di farsi una passeggiata e arrivò nei pressi di un corso d'acqua. Lì incontrò una rana, che lo guardò con sospetto. Lo scorpione disse: – Di che segno sei? La rana rispose: – Pesci. Lo scorpione pensò: brutto segno, Pesci. Pignoli, sospettosi. Quindi ci fu un silenzio imbarazzato, di quelli che  piombano tra rana e scorpione nei pressi di un corso d'acqua. Per rompere questo terribile momento, lo scorpione disse: – Senti… La rana lo interruppe: – No. – "No" cosa? – disse lo scorpione – Non ho ancora parlato. – Lo so cosa vuoi dirmi. Mi vuoi chiedere se ti posso portare in groppa per attraversare il fiume. Allora io ti dirò che non mi fido e che ho paura di essere punta a morte. Tu mi dirai di ragionare, e che se mi uccidessi moriresti anche tu, dato che affonderemmo insieme in acqua, io mi fiderò, ti porterò, tu mi pungerai e mentre affonderemo e moriremo insieme io ti chiederò disperata "Perché?" e tu mi risponderai che è nella tua natura. Lo scorpione rispose: – Sembra un film di Ozpetek però con un finale migliore. La rana allora s'appersuase e caricò in groppa lo scorpione. Questi, circa a metà fiume, estrasse il suo pungiglione e colpì a morte la rana. La rana con un filo di fiato gridò disperata: – Perché? Perché l'hai fatto? Lo scorpione, affogando, disse: – Perché sono del PD.

Top Five della settimana appena trascorsa:

5. Renzi ha rispolverato la tunica da chirichetto e la divisa da boyscout, ha aiutato Monti a portare le borse della spesa su a casa e poi è passato in parrocchia a prendere la medaglia "Buona azione del giorno". Poi per dimostrare come si fa un fuoco usando solo due legnetti e una tanica di benzina, ha dato accidentalmente fuoco alla sede del PD.

4. Grillo e Berlusconi hanno dimostrato di aver letto "L'arte della guerra" dal verso giusto (Bersani, pensando fosse un Manga giapponese, l'ha letto dall'ultima pagina e non ci ha capito una fava), ottenendo entrambi esattamente quello che volevano. Uno la salvezza dai processi, l'altro una posizione comoda e apparentemente "pura" all'opposizione.

3. D'Alema, spalleggiato da Grillo e Berlusconi, invece, è riuscito nell'intento di costruire il mausoleo nel quale verrà seppellito il PD che lo voleva seppellire. Muoia baffone con tutti i filistei, insomma. Inoltre sta dando alle stampe "L'arte della guerra 2", con una prefazione del famoso gangsta-rapper Salloosty.

2. Vendola si è smarcato appena in tempo dalla coalizione di centro(centro-centro-centro)sinistra e sta aprendo profili su tutti i social network, compreso uno su Linkedin nella speranza di trovare un lavoro.

1. Bersani per tutta la notte tra sabato e domenica si è rammaricato di non aver salvato la partita al punto in cui aveva ancora il mandato esplorativo. Se l'avesse fatto, tornerebbe indietro e si metterebbe una cravatta diversa. Per il resto farebbe tutto uguale.

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