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La donna Angelo che a Natale regala angioletti ai malati in ricordo del figlioletto morto

La storia di Tania che ogni anno per il giorno di Natale si veste da angelo e distribuisce piccoli putti di ceramica ai ricoverati in ricordo del figlioletto morto tragicamente ad appena 7 mesi in un incidente in cui lei è rimasta ferita. “Lo faccio in ricordo di Gabriele, battezzato la notte di Natale. Quando ero in ospedale lo immaginavo come un angelo che mi aiutava ad alzarmi”
A cura di Antonio Palma
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C'è un appuntamento fisso ogni anno in occasione del Natale per i pazienti ricoverati all'ospedale San Luca di Lucca: una donna "angelo" con tanto di ali e mantello che li va a trovare nelle stanze per consegnare loro degli angioletti porta fortuna e dare conforto. Lei è Tania, una donna di 52 anni di origini siciliane che da oltre un decennio per il giorno di Natale si veste da angelo e distribuisce piccoli putti di ceramica ai ricoverati in ricordo del figlioletto morto tragicamente ad appena 7 mesi. Come ha raccontato lei stessa a Il Tirreno, il suo vuole essere un simbolo di rinascita  per dire a tutti che nella vita dopo una caduta ci si può rialzare più forti e vigorosi di prima. Caduta e rinascita vissute sulla sua pelle da Tania che nella sua vita ha attraversato molti momenti brutti e anche drammatici come la morte del figlioletto di appena 7 mesi davanti ai suoi occhi in un devastante incidente stradale che l'ha lasciata anche parzialmente invalida, ma infine è riuscita a rialzarsi per riprendere di nuovo in mano la sua vita.

"Ero seduta dietro e tenevo in braccio il piccolo Gabriele. Arrivati a una curva un tir proveniente dalla direzione opposta sbanda e ci viene addosso: la nostra auto finisce sotto il rimorchio" ha raccontato. Nell'impatto perdono la vita i cognato e il piccolo, lei vie ricoverata in gravi condizioni. "Un incubo. Provato dal dolore per la perdita del nostro bambino e sfiduciato dalla prospettiva di vivere con una donna paraplegica, il mio compagno mi ha lasciato mentre ero ricoverata in ospedale" ha ricordato Tania che in quel momento ha perso anche gli altri due figli di 5 e 10 anni nati da una precedente relazione che finiscono in un istituto. "A un certo punto ho persino pensato di farla finita" ha rivelato. Ma poi ha trovato la forza e il coraggio di rimettersi in sesto decidendo di aiutare anche gli altri con il dono degli angeli. "Lo faccio dal 2000 in ricordo di Gabriele, battezzato la notte di Natale. Quando ero in ospedale lo immaginavo come un angelo che mi aiutava ad alzarmi" ha spiegato Tania

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