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La disoccupazione sale per il secondo mese consecutivo: a ottobre tocca il 10,6%

Cresce lievemente la disoccupazione in Italia. Dopo il rialzo registrato nel mese di settembre, a ottobre 2018 il dato si attesta al 10,6%. Nel rapporto diffuso stamane, l’Istituto nazionale di Statistica rileva che il tasso di disoccupazione è salito di +0,2 punti percentuali su base mensile mentre quello giovanile è aumentato lievemente attestandosi al 32,5% (+0,1 punti).
A cura di Charlotte Matteini
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Cresce lievemente la disoccupazione in Italia. Dopo il rialzo registrato nel mese di settembre, a ottobre 2018 il dato si attesta al 10,6%. Nel rapporto diffuso stamane, l'Istituto nazionale di Statistica rileva che il tasso di disoccupazione è salito di +0,2 punti percentuali su base mensile mentre quello giovanile è aumentato lievemente attestandosi al 32,5% (+0,1 punti).

"Dopo il calo del mese scorso, la stima degli occupati a ottobre 2018 risulta sostanzialmente stabile. non fa registrare variazioni congiunturali. Nell’ultimo mese la stabilità degli occupati deriva da un aumento dei dipendenti permanenti (+37 mila) e da diminuzioni per quelli a termine (-13 mila), che interrompono il trend positivo avviatosi nel mese di marzo, e per gli indipendenti (-16 mila). Con riferimento all’età, calano gli occupati tra i 25 e i 49 anni mentre si registra una lieve crescita tra i 15-24enni e un aumento più consistente tra gli ultracinquantenni", scrive l'Istat in una nota.

"Per il secondo mese consecutivo cresce la stima delle persone in cerca di occupazione (+2,4%, pari a +64 mila unità). L’aumento della disoccupazione si distribuisce su entrambe le componenti di genere e tutte le classi di età. A ottobre si stima un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -77 mila unità). La diminuzione coinvolge uomini e donne e si distribuisce in tutte le classi di età ad eccezione dei 25-34enni. Il tasso di inattività scende al 34,2% (-0,2 punti percentuali). Nel periodo agosto-ottobre 2018 l’occupazione risulta in calo rispetto al trimestre precedente (-0,2%, pari a -40 mila unità). La diminuzione interessa uomini e donne. Diminuiscono gli occupati tra i 15 e i 49 anni mentre aumentano gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono i dipendenti a termine (+62 mila) e calano sia i permanenti (-64 mila) sia gli indipendenti (-38 mila)", prosegue Istat.

"Nell’arco del trimestre al calo degli occupati si associa quello dei disoccupati (-2,5%, pari a -70 mila) mentre risultano in aumento gli inattivi (+0,4%, +56 mila). Su base annua, l’occupazione cresce dello 0,7%, pari a +159 mila unità. L’espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+296 mila); sostanzialmente stabili gli indipendenti, mentre si registra un’ampia flessione dei dipendenti permanenti (-140 mila). Nell’anno aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+330 mila) e, in misura più contenuta, i 15-24enni (+20 mila), mentre calano i 25-49enni (-190 mila). Al netto della componente demografica si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età. Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima un calo dei disoccupati (-4,1%, pari a -118 mila unità) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-1,1%, -143 mila)", conclude l'Istituto nazionale di Statistica.

Ottobre 2018 era l'ultimo mese in cui era in vigore la fase transitoria del decreto dignità, dal 1 novembre il contratto a termine può essere prorogato per un massimo di 12 mesi, oltre questo periodo deve essere prevista una causale che motivi il successivo rinnovo per un massimo di 24 mesi totali, contro i 36 mesi precedentemente previsti, e con un numero massimo di 4 proroghe totali.

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