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La denuncia dell’avvocata: “Costretta a lasciare l’aula del tribunale perché indossavo il velo”

Una giovane praticante avvocata è stata costretta a lasciare l’aula del tribunale in cui stava seguendo un’udienza perché indossava il velo. L’episodio, avvenuto al Tar dell’Emilia Romagna, a Bologna, è stato denunciato dalla stessa 25enne Asmae Belfakir. In seguito, il Tar ha dichiarato che non ci saranno problemi a partecipare alle udienze col velo.
A cura di Stefano Rizzuti
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Una giovane praticante avvocata è stata costretta a lasciare l’aula del tribunale in cui stava seguendo un’udienza perché indossava il velo. Il caso è avvenuto al Tar dell’Emilia Romagna, a Bologna. A raccontarlo è stata la stessa ragazza, Asmae Belfakir, 25enne praticante allo studio legale dell’università di Modena e Reggio Emilia. Il divieto di assistere all’udienza è stato imposto dal giudice Giancarlo Mozzarelli. L'episodio è avvenuto questa mattina, quando la ragazza si era presentata in udienza insieme a una sua collega.

L’udienza riguardava un ricorso legato a una vicenda di appalti. Il giudice avrebbe quindi chiesto alla ragazza di levarsi il velo, altrimenti l’avrebbe costretta a lasciare l’aula. E così sarebbe avvenuto al rifiuto della ragazza che ha a quel punto deciso di uscire. Asmae racconta quanto successo all’agenzia Agi: “Non mi era mai successo prima. Ho assistito a decine di udienze, anche qui al Tar e nessuno mi aveva mai chiesto di togliere il velo. Nemmeno al Consiglio di Stato”.

La ragazza, 25enne musulmana, spiega ancora che “non si può assolutamente parlare di problema di sicurezza perché il velo tiene il volto scoperto e quindi sono perfettamente identificabile”. Asmae si dice “sconvolta” per quanto avvenuto e racconta ancora le parole che il giudice le avrebbe rivolto prima che lasciasse l’aula: “Mi ha detto che si tratta del rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Ha parlato di cultura, nemmeno di legge”, sottolinea ancora la giovane praticante.

A poche ore dalla diffusione della notizia, il presidente del Consiglio di Stato, Alessandro Pajno, ha chiesto chiarimenti sulla vicenda e incaricato il Segretario generale di richiedere al presidente della sezione una relazione circostanziata sugli avventimenti. "Il presidente del Tar ci ha rassicurato che non ci saranno problemi a partecipare col velo", ha dichiarato in seguito il dirigente dell'ufficio legale dell'Università di Modena e Reggio, Lorenzo Canullo. "Mi ha assicurato che non ci sono problemi. La ragazza potrà partecipare a tutte le udienze indossando il velo, quindi, nel rispetto della propria fede religiosa. La dottoressa Belfakir verrà con me alle prossime udienze al Tar così verificheremo sul campo quello che mi è stato detto. E' una ragazza bravissima e molto preparata che ha sempre partecipato alle udienze dove era coinvolta, a vario titolo, l'università di Modena e Reggio Emilia: in Consiglio di Stato e davanti a giudici nel civile e nel penale", ha sottolineato Canullo.

"Urge che le autorità competenti facciano chiarezza. Non esistono leggi che vietano di portare il velo in un tribunale. Il giudice ha detto che si tratta del rispetto della nostra cultura e delle nostre tradizioni, ma questa è un'arbitraria posizione che vuol giustificare il provvedimento. Una giustificazione che non trova ragione in nessuna legge, tantomeno nella Costituzione, che anzi, tutela la libertà religiosa (tra cui l'abbigliamento)", ha dichiarato Yassine Lafram, coordinatore della comunità islamica di Bologna.

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