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La crudele festa (dichiarata di interesse turistico) in cui gli spagnoli danno fuoco a un toro

Ogni anno a Medinaceli, in Spagna, va in scena l’orribile spettacolo del ‘Toro Jubilo’. Un supplizio nel quale al povero animale vengono bruciate due palle legate sulle corna. Il fuoco genera panico e angoscia nell’animale che cerca inutilmente di fuggire fino a cercare di suicidarsi sbattendo con violenza la testa. Invano le associazione ambientaliste cercano di impedire quella che in pieno XXI secolo continua ad essere considerata una “festa” di tradizione turistica regionale.
A cura di Mirko Bellis
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Il Toro Jubilo, il sadico spettacolo che si celebra ogni anno a Medinaceli, in Spagna (AnimaNaturalis)
Il Toro Jubilo, il sadico spettacolo che si celebra ogni anno a Medinaceli, in Spagna (AnimaNaturalis)

L’orribile spettacolo del "Toro Jubilo" anche quest’anno è andato in scena a Medinaceli, in Spagna. Attorno a mezzanotte del secondo sabato di novembre, un toro viene condotto a forza all'interno di un recinto nella piazza principale dove 20 uomini, dopo averlo immobilizzato con una corda intorno ad un palo, accendono le palle di materiale infiammabile legate intorno alle corna del povero animale. Le gocce di pece finiscono negli occhi accecandolo e bruciandogli il muso. Il tormento infernale dura circa 30 minuti. E il fuoco non è solo sulle corna del povero animale ma anche attorno a lui. All'interno del recinto si accendono altri quattro falò e il toro impazzito ci passa sopra o cerca di colpirli ma – scrive AnimaNaturalis, Ong che si batte per la difesa degli animali in Spagna – non lo fa per coraggio: è spinto dalla disperazione e l’angoscia. Una “festa” dichiarata di interesse turistico dalla provincia di Soria, un’autentica tortura per diverse associazioni animaliste.

Il fuoco genera panico nel toro che per sottrarsi alle fiamme sbatte violentemente la testa (Pacma)
Il fuoco genera panico nel toro che per sottrarsi alle fiamme sbatte violentemente la testa (Pacma)

La notte del "Toro Jubilo" gli accessi al recinto sono rigorosamente sorvegliati per impedire incidenti tra chi appoggia questo sadico spettacolo e i difensori degli animali che ogni anno cercano di impedirlo. "Ai tre o quattro accessi alla piazza ci sono tra 100 e 200 poliziotti e bisogna avere la scusa pronta per evitare che ti scoprano”, ha spiegato Aida Gascón, la direttrice di Animanaturalis. “Vogliono impedire che il resto del mondo veda ciò che fanno al toro”. Ciò nonostante, anche quest’anno i membri dell'Ong sono riusciti a documentare con un video le indicibili sofferenze del povero animale.

Virginia Iniesta Orozco, un veterinaria spagnola, ha descritto lo stress enorme al quale è sottoposto l’animale prima ancora che le fiamme sulle sue corna comincino ad ardere. “Il fuoco genera panico e angoscia – afferma Orozco – e il toro cerca disperatamente di fuggire da ciò che considera un pericolo, proverà a spegnerlo senza riuscirci dando improvvisi colpi con la testa che gli possono causare diverse lesioni, anche mortali”. Pacma (partito animalista spagnolo) ha chiesto invano al comune di Medinaceli di porre fine all'assurda tortura a cui ogni anno viene sottoposto il bovino.

Quest’anno circa 3000 persone hanno partecipato, tra risate e grida, al ‘Toro Jubilo’ di Medinaceli, una delle più controverse feste taurine che si celebrano in Spagna. “E’ una delle più terrificanti feste popolari che esistono ancora nel nostro Paese”, ha dichiarato Aïda Gascón Bosch. La direttrice di AnimaNaturalis ha sottolineato come questo non sia l'unico sadico spettacolo che si realizza nella Penisola iberica: “Ogni anno – la sua denuncia – in diverse regioni sono più di 3mila i ‘tori infuocati’ e la nostra missione è cercare di fermare questo maltrattamento animale”.

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