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La Costituzione arriva nelle scuole: una legge renderà obbligatorio il suo insegnamento

Al Senato sono in discussione tre proposte di legge che, se approvate, porteranno all’introduzione dello studio della Costituzione nelle scuole italiane. Diventerà una vera e propria materia con tanto di voto e un minimo di 4 ore mensili di insegnamento.
A cura di Stefano Rizzuti
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La Costituzione italiana deve diventare materia di studio nelle scuole: è questa l’idea su cui si basa una proposta di legge che è in discussione al Senato e che prevede un minimo di ore mensili di insegnamento e una votazione finale sulla materia. A essere precisi, non si tratta di una sola proposta di legge ma di tre diversi testi – che potrebbero avere un consenso trasversale alla varie forze politiche – presentati in Parlamento da Francesco Molinari (gruppo Misto), Nadia Ginetti (Pd) e Pietro Liuzzi (Gal). La discussione che in questi giorni sta proseguendo nelle commissioni del Senato prevede l’unificazione delle tre proposte – molto simili tra loro – per arrivare a un unico testo.

Quattro ore minime mensili e valutazione finale sono i due punti principali condivisi da queste proposte. Altro elemento riguarda i docenti che devono essere “adeguatamente formati”per poter insegnare questa materia. Attualmente la normativa vigente è quella determinata dal decreto legge Gelmini del 2008 nella quale non è previsto un monte ore specifico da dedicare all’insegnamento di cittadinanza e Costituzione, non rendendola quindi una vera e propria materia. E proprio su questo punto le tre diverse proposte di legge vogliono intervenire.

La proposta di legge Molinari

La prima proposta di legge è quella di Francesco Molinari e “prevede che i programmi, le modalità e i tempi dell’insegnamento definiti dalle singole istituzioni scolastiche, garantiscano che l’insegnamento sia articolato su un orario di almeno quattro ore mensili con votazione finale e sia a cura di docenti adeguatamente formati, oltre a prevedere momenti di ricerca e di sperimentazione extrascolastici”. Sulla base di questa proposta i finanziamenti per intervenire in questa direzione arriverebbero dal Fondo sociale europeo 2014-2020. La proposta prevede, in sostanza, che “l’insegnamento sia articolato su un orario di almeno quattro ore mensili con votazione finale, sia a cura di docenti adeguamenti formati e preveda momenti di ricerca e di sperimentazione extrascolastici”.

La proposta di legge parte dall’analisi storica dello studio della Costituzione nelle scuole italiane e ricorda come l’educazione civica sia stata introdotta nel 1958 da Aldo Moro. Dall’anno 2010/2011 – si legge ancora nella proposta di legge – “si è cambiato nome all’insegnamento di educazione civica, passando alla locuzione cittadinanza e Costituzione”. Oltre all'insegnamento della Costituzione italiana, obiettivo della proposta è quello di far studiare anche i principi relativi alla cittadinanza europea.

La proposta di legge Ginetti

La proposta di legge avanzata dalla senatrice Nadia Ginetti prende in considerazione anche un altro tema, quello riguardante la distribuzione di queste ore per l’insegnamento della Costituzione: “Al fine di evitare un incremento dell’orario scolastico gli ambiti in cui sarà insegnata la materia potranno essere ricavati previa rimodulazione dell’orario delle discipline di diritto, storia, filosofia, religione, ovvero delle attività alternative già esistenti”. E sui docenti che potranno insegnare questa materia, il testo aggiunge: “I docenti potranno afferire dalle classi di concorso relative all’area giuridica ed economica, letteraria e umanistica e storica e filosofica”.

La proposta di legge Liuzzi

La terza proposta di legge, quella presentata a prima firma del senatore Pietro Liuzzi, suddivide invece la divisione della materia in base ai diversi gradi scolastici. Per la scuola primaria sarebbe previsto l’insegnamento delle prime nozioni sulla Costituzione, sui principi di convivenza e sul concetto delle regole. Durante le scuole secondarie di primo grado si dovrebbe invece approfondire la storia della Costituzione e dei sistemi di tutela dei diritti dell’uomo, anche a livello internazionale. Nelle scuole secondarie di secondo grado, invece, il focus si dovrebbe concentrare su una approfondita analisi della Costituzione e dei suoi principi fondamentali.

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