La Corte Costituzionale spagnola annulla la dichiarazione di indipendenza catalana
La dichiarazione di indipendenza della Catalogna è stata annullata dalla Corte Costituzionale spagnola con una decisione presa all'unanimità da tutti i giudici, che hanno deciso di accogliere il ricorso presentato dal Governo contro il provvedimento indipendentista approvato dal Parlamento Catalano lo scorso 9 novembre, che di fatto legittimava il processo di separazione della regione di Barcellona dal resto del paese: l'obiettivo dichiarato era quello di costituire una repubblica indipendente entro un anno e mezzo.
Lo scorso 9 novembre il Parlamento di Barcellona aveva votato a favore della mozione che sanciva l'inizio di un percorso finalizzato alla costituzione di uno "stato indipendente catalano sotto forma di Repubblica". Il documento era stato approvato da 72 voti della maggioranza indipendentista contro 63 delle altre forze politiche, decisamente critiche rispetto a questa opzione. Non si era fatta attendere la reazione del governo guidato da Mariano Rajoy, che aveva presentato un ricorso proprio alla Corte costituzionale iberica. Da quel momento la mozione indipendentista catalana è stata sospesa in forma cautelare, in attesa che i giudici valutassero se esistessero le necessarie condizioni di costituzionalità. La pronuncia dei giudici supremi era attesa entro un termine massimo di 5 mesi, tuttavia è arrivata in tempi assai più brevi. Unanime il voto degli 11 giudici della Corte, che almeno per il momento hanno sospeso l'iter di chi aspirava a una Catalogna indipendente dalla Spagna.
Malgrado la sentenza, tuttavia, Francesc Homs, ex leader del presidente catalano uscente Artur Mas e capolista a Barcellona per Democracia I Libertat alle elezioni politiche spagnole del prossimo 20 dicembre, ha dichiarato che la decisione dei giudici di Madrid "non modifica la road map degli indipendentisti". Homs ha aggiunto che "se per risolvere il problema si rifugiano sotto le gonne di un tribunale che controllano, mi sembra molto inconsistente".
