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La bufala dei 27 uomini di scorta per l’ex presidente della Camera Laura Boldrini

“Sapete chi ha la scorta più cara al mondo? E’ quella della Boldrini: 27 poliziotti, 10 Autoblu ecc. ci costa di 3 milioni €. Ma non finisce qua: scortati anche il suo amante e la figlia per un altro milione. Io sono schifato e li maledico. Non ho più parole”: è la nuova bufala sull’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, diffusa ieri dall’utente Massimo De Santis su Twitter.
A cura di Charlotte Matteini
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L'ex presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, è tornata al centro del dibattito mediatico a causa di una bufala che in queste ore sta girando sui social network, in particolare su Twitter. A diffondere la fake news è stato l'utente Massimo De Santis, @gladiatoremassi su Twitter, il quale nella giornata di ieri ha pubblicato un tweet sul costo della scorta dell'ex presidente della Camera: "Sapete chi ha la scorta più cara al mondo? E' quella della Boldrini: 27 poliziotti, 10 Autoblu ecc. ci costa di 3 milioni €. Ma non finisce qua: scortati anche il suo amante e la figlia per un altro milione. Io sono schifato e li maledico. Non ho più parole", si legge nel tweet che nel giro di poche ore ha fatto il giro del Web.

Molti utenti, trovatisi davanti alla fake news, hanno chiesto spiegazioni a De Santis, facendogli notare che la notizia era totalmente destituita di fondamento, ma nonostante tutto @gladiatoremassi non ha voluto sentire ragioni: "Ma perché difendete questi carnefici? Provi a fare una ricerca su internet, tipo: scorta più cara al mondo… Sei capace?", ha replicato a un utente, diffondendo il link all'articolo da cui avrebbe preso la notizia: "Viene considerato fra le prime 20 testate al mondo per libertà di stampa, a differenza di Repubblica quasi ultima",ha spiegato, riferendosi al Fatto Quotidiano. Peccato che la testata che ha originato la bufala diffusa da De Santis sia ilfatto.it che non c'entra nulla con ilfattoquotidiano.it, come da lui invece sostenuto.

La bufala diffusa da De Santis e da ilfatto.it prende spunto da una notizia pubblicata dal settimanale Panorama nel 2014. Nell'articolo, la giornalista Nadia Francalacci scriveva: “27 uomini impegnati a garantire unicamente l’incolumità di Laura Boldrini è un’offesa allo Stato, alle Istituzioni e a tutti gli italiani. La Presidente della Camera è la donna più scortata d’Italia e d’Europa e costa ai contribuenti italiani oltre un milione e centomila euro l’anno. L’indignazione del Coisp, sindacato della Polizia di Stato si somma alla rabbia delle altre sigle sindacali che rappresentano i poliziotti italiani. ‘Noi denunciamo da tempo certi scempi che pesano non poco soprattutto in tempi di crisi in cui si chiedono sacrifici agli italiani e miracoli ai poliziotti- dichiara Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia- è assolutamente necessario rivedere un sistema inefficiente e soggetto a troppi abusi. In Italia mettiamo a disposizione piccoli eserciti di uomini anche per una sola persona. E la Boldrini è un esempio'”.

La denuncia del Coisp diffusa da Panorama, Il Tempo e rilanciata da testate fake, però, venne smentita a suo tempo proprio dallo staff della presidente della Camera: “Risulta perciò egualmente e clamorosamente falsa l’affermazione, che già più volte è stata smentita in passato,  secondo cui Laura Boldrini avrebbe ‘la scorta più imponente d’Europa': neanche in Italia il suo dispositivo di sicurezza rientra tra quelli con il maggior numero di operatori. E in ogni caso non è la Presidente a deciderne la consistenza, ma gli organismi preposti alla sicurezza dei rappresentanti istituzionali”. Attualmente, Laura Boldrini siede in parlamento nelle file di Liberi e Uguali e ha un solo agente di scorta, come prevede la normativa e su assegnazione degli organi di sicurezza preposti.

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