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La Brexit inguaia il governo inglese, si dimette il ministro incaricato David Davis

Dopo la scelta della linea più morbida nei trattati con l’Unione Europea da parte della Premier britannica Theresa May, il ministro incaricato per la Brexit ha rassegnato le dimissioni tra gli applausi dell’ala più dura del partito, sostenendo che la decisione è un “tradimento” del referendum sulla Brexit.
A cura di Antonio Palma
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La tanto sognata e promessa Brexit si sta rivelando un ostacolo durissimo da superare per il governo britannico. Dopo mesi di infruttuose trattative con l'Unione europea, l'esecutivo guidato dalla premier Thresa May sembra sull'orlo del collasso. Con una decisione a sorpresa ma arrivata dopo aspre polemiche interne, nelle scorse ore infatti si è dimesso proprio il ministro con delega all'uscita dall'Unione europea, David Davis. Una rottura che rischia di mettere in serio pericolo il proseguimento dell'azione di governo visto che Davis è un elemento chiave ed esponente di punta della corrente Tory euroscettica. Una prima conseguenza è stata la decisione analoga del sottosegretario Steve Baker che ha rassegnato a sua volta le dimissioni ma non è escluso che altri esponenti di spicco dell'esecutivo possano dare la scossa definitiva per mandare in frantumi il governo

La decisione del ministro inglese è arrivata proprio a seguito dell'ultimo consiglio dei ministri di venerdì nel quale la May aveva imposto la sua nuova strategia più conciliante con l'Ue, una scelta fortemente contrastata dall'ala più dura e pura del partito sulla questione Brexit. La nuova linea soft infatti prevede  intese doganali con l'Ue e un'apertura all'ipotesi di un'area di libero scambio con regole comuni almeno per alcuni beni, una concessione che per la corrente più euroscettica è un "tradimento" del referendum del 2016. "La direzione della politica intrapresa da May, nella migliore delle ipotesi lascerà la Gran Bretagna in una posizione debole per i negoziati", ha spiegato il 69enne Davis. Una posizione condivisa da alcuni falchi del partito che hanno salutata come gesto "coraggioso e da uomo di principi" le dimissioni del ministro per la Brexit

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