14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

La bimba adottata da una single che ora ha il cognome di entrambe le madri

Gioia, quarantenne di Cagliari, è diventata la mamma di Annalisa (i loro nomi sono di fantasia); quando aveva fatto la domanda di adozione era nubile, dunque la bambina ha il suo cognome e a seguire quello della madre biologica.
A cura di B. C.
14 CONDIVISIONI
Immagine

“Avevo 32 anni quando ho incontrato per la prima volta mia figlia. Ero una giovane professionista un po’ annoiata, ma soprattutto molto sola. Ero stata molto fortunata fino a quel momento e avevo voglia di restituire un po’ delle opportunità che avevo avuto dalla vita e dalla mia famiglia, senza averne mai avuto merito. Andai nel centro affidi della mia città: è un ente che si occupa di formare le famiglie che intendono accogliere un bambino in casa. Mentii: dissi che avevo tanto tempo a disposizione. In realtà non era così, ma sapevo che me la sarei cavata”. Comincia così il racconto di Gioia, quarantenne di Cagliari, diventata mamma single di Annalisa (i loro nomi sono di fantasia, come riporta il Corriere della Sera). A dicembre, il Tribunale per i minorenni di Cagliari ha pronunciato la sentenza di adozione. Ora la piccola ha il suo cognome e quello della madre biologica.

Il primo incontro con Annalisa non è dei migliori. Dopo aver fatto richiesta di adozione, Gioia viene convocata tre mesi dopo. “Una bambina di quasi tre anni era appena stata accompagnata ai servizi sociali, la madre non era più in grado di occuparsene. La piccola non parlava, non camminava, dimostrava dei deficit e, soprattutto, non si sapeva quando la mamma sarebbe ritornata a prenderla. Un buio totale. Le altre famiglie tradizionali non se la sentirono di accoglierla. Rimanevo io”, racconta. La donna ricorda. “Annalisa strillava come un ossesso. Ma appena mi ha vista, mi è venuta incontro gattonando è mi ha artigliata in un abbraccio che mi ha lasciata senza fiato. Non credevo che un essere così piccolo potesse avere tanta forza. Me la portai a casa con il terrore di fare tutto male, dal biberon al cambio del pannolino. E invece è stato proprio lì che abbiamo cominciato a camminare insieme. Quando l’assistente sociale mi ha chiamato alla fine della settimana per avvisarmi che l’affido, se ero d’accordo, si sarebbe prolungato per un altro mese, sentii la mia voce dire ‘non c’è problema’ mentre Annalisa faceva precipitare una tenda con il bastone, per fortuna non sulla sua testa. Un disastro. Ma siamo sopravvissute!”.

Gioia per un lungo periodo si è occupata della bimba da sola. Era single quando ha fatto richiesta di adozione. Oggi è felicemente sposata. “Prima del matrimonio, ci sono stati due uomini importanti. Ma quando mi hanno fatto scegliere tra loro e Annalisa non ho avuto dubbi. Mio marito l’ho incontrato due anni fa, ero con la bambina: per lui eravamo già madre e figlia, non scindibili”. E sul rapporto con l’uomo, Gioia spiega: “Annalisa lo adora. Lo chiama per nome, a parte quando deve vantarsi con le compagne di classe e allora diventa “mio padre”. Fisicamente assomiglia a lui, a me per niente. E non può aver preso da me neppure per quel che riguarda il rendimento scolastico: ha 10 in tutte le materie!”.

14 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views