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La Biblioteca estense di Modena diventa la prima “digital library” italiana

Con oltre 500mila immagini digitali la Biblioteca estense universitaria di Modena sarà la prima biblioteca italiana a digitalizzare il proprio immenso archivio. Il nuovo sistema di consultazione coinvolgerà libri antichi mappe preziose e pergamene e sarà realizzato con un finanziamento di 1,3 milioni di euro.
A cura di Redazione Cultura
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La prima biblioteca italiana completamente digitale. È quanto accadrà alla splendida collezione di libri antichi, pergamene e mappe della Biblioteca estense universitaria di Modena, che sulla scia delle più importanti biblioteche al mondo, come la Biblioteca Apostolica Vaticana, la Ashmolean Library di Oxford, la British Library londinese e la Libreria del Congresso di Washington, negli Stati Uniti, sta per avviare un processo di digitalizzazione che consentirà la consultazione in rete del patrimonio archivistico dell'ateneo.

Al cui interno cui spiccano documenti molto preziosi attualmente custoditi nel Palazzo dei Musei, come diversi capolavori come la Bibbia illustrata per Borso d'Este, il più antico planisfero portoghese conosciuto e, soprattutto, gli scritti di Ludovico Antonio Muratori. Diverse le partiture musicali e le mappe geografiche presenti nell'immenso patrimonio archivistico della Biblioteca estense di Modena, sito di interesse nazionale sia dal punto di vista della ricerca che museale.

A finanziare la digitalizzazione, che renderà la Biblioteca estense di Modena la prima biblioteca italiana a introdurre questo sistema di consultazione sarà la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con 1,3 milioni di euro. Il progetto sarà portato avanti dal laboratorio AImageLab dell’Università di Modena e Reggio Emilia, diretto da Rita Cucchiara, attraverso il restauro, la digitalizzazione in alta definizione e la catalogazione del patrimonio culturale della biblioteca. La piattaforma consentirà agli esperti in I.A. di usare i contenuti digitali della biblioteca per riconoscere, ad esempio, in automatico la calligrafia dei manoscritti.

Entro luglio 2019 è attesa la messa on line della digitalizzazione, almeno a uno stato temporaneo, dopodiché si passerà alla versione definitiva con oltre mezzo milione di immagini digitali.

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