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La “Bestia di Satana” Elisabetta Ballarin esce dal carcere: affidamento in prova

La donna è stata condannata a 22 anni di reclusione in concorso con Andrea Volpe per l’omicidio di Mariangela Pezzotta, una delle vittime del gruppo delle Bestie di Satana.
A cura di Davide Falcioni
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Il Tribunale di Sorveglianza di Brescia ha concesso l'affidamento in prova a Elisabetta Ballarin, condannata a 22 anni di reclusione  in concorso con Andrea Volpe per l'omicidio di Mariangela Pezzotta, una delle vittime del gruppo delle Bestie di Satana. La giovane quando fu coinvolta nel delitto, il 29 gennaio 2004, aveva da poco compiuto i 18 anni. Oggi ne ha 30 e sta tentando  di rifarsi una vita: due anni fa ha conseguito la laurea specialistica in Grafica e comunicazione a Brescia, dopo aver discusso la laurea triennale nel 2012 all'Accademia Santa Giulia. Già dallo scorso anno Elisabetta Ballarin stava godendo della semilibertà e rientrava nel carcere di Verziano, in provincia di Brescia, solo durante la notte. Ora con il nuovo provvedimento non avrà quest'obbligo.

Chi erano le Bestie di Satana

Ma chi erano le Bestie di Satana? Si tratta di uno dei più tristemente celebri gruppi di assassini della storia italiana. Lombardi della provincia di Varese, i suoi componenti si sono resi responsabili di atroci delitti: omicidi seriali ma anche induzioni ai suicidi, il tutto in chiave satanista e con modalità che colpirono profondamente l'opinione pubblica italiana. La notizia dell'esistenza di tale gruppo arrivò anche all'estero e i crimini della setta vennero definiti dalla BBC tra i più scioccanti della storia d'Italia dal secondo dopoguerra. I giudici, con sentenza della Corte di cassazione pronunciata nel 2007, ha ritenuto i membri della setta responsabili degli omicidi di Mariangela Pezzotta, Chiara Marino, Fabio Tollis e del relativo occultamento di cadavere, così come del suicidio indotto di Andrea Bontade e di altri ragazzi  che avevano rapporti con l'organizzazione. La scoperta de Le Bestie di Satana portò gli inquirenti a fare dei collegamenti con casi irrisolti, omicidi ed assassinii misteriosi nella provincia lombarda. C'è chi ha parlato di diciotto tra omicidi e casi di suicidio sospetti, tra i quali quelli di Andrea Bontade e Christian Frigerio.

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