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La banchiera contro i bimbi dei vicini: “Non dormo più da 7 anni”, risarcita con 120 mila euro

La 38enne residente con la madre in un lussuoso appartamento di Londra è stata risarcita con 107 mila sterline. Il giudice le ha dato ragione, stabilendo che la colpa è della famiglia che vive al piano di sopra. “Da quando si sono trasferiti, ho perso la pace. Il mio lavoro ne ha risentito”, ha spiegato.
A cura di Biagio Chiariello
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Chi ha bambini e vive nei condomini deve fare attenzione al rumore provocato dai piccoli, specialmente in determinati orari e se nei piani sottostanti vivono altre persone. Lo sanno bene gli inquilini di Sarvenaz Fouladi, costretti a risarcire la banchiera 38enne di origini iraniane con 107 mila sterline (120 mila euro) di risarcimento. Tanto sono costati ad Ahmed e Sarah El Kerrami sette anni di notti in bianco e di proteste inascoltate da parte dell'inquilina. Il giudice Nicholas Parfitt ha infatti dato ragione Fouladi e sua madre Fereschant Salamat, felicemente proprietarie da molti anni di un appartamento da quasi tre milioni di euro in un condominio di mattoni rossi del 1920, nel quartiere di Kensington, zona ovest di Londra. Almeno fino al 2010 quando, al piano superiore, hanno traslocato gli El Kerrami coi loro tre piccoli. Da allora la quotidianità della banchiera si è trasformata in un incubo perennemente ad occhi aperti, vista anche l’impossibilità a prendere sonno.

Fouladi aveva detto in aula che il rumore proveniente dal piano superiore era “intollerabile”. “Il rumore delle attività quotidiane, dei bambini che giocano ai piatti che vengono lavati rovina la mia pace durante il giorno e mi tiene sveglio la notte”, ha detto la 38enne. La donna ha riferito che i figli dei vicini considerano l’appartamento come un “parco giochi”. I minori “corrono giorno e notte sul pavimento di legno, provocando un fragore assurdo”. Il giudice Nicholas Parfitt ha riconosciuto che il disturbo della quiete quotidiana era diventato un grave problema nel quartiere residenziale. La famiglia El Kerrami, secondo il magistrato, avrebbe dovuto adottare delle soluzioni al problema esposto dalla inquilina, come ad esempio mettere quantomeno dei tappeti sui pavimenti di legno del soggiorno, della cucina e del corridoio, insomma nelle aree della casa più vissute.

Fino al 2010 ero una donna di 30 che aveva tutto nella vita: una buona carriera, una bella casa e una magnifica vita sociale”. Poi tutto è cambiato con l’arrivo degli El Kerrami: “Non posso riposare in casa mia a nessuna ora del giorno e della notte”. Ma secondo Gordon Wignall, avvocato dei vicini, la signorina Fouladi, che è single, è “ipersensibile alle attività di una famiglia normale”. Secondo il legale, quelli provenienti dall’appartamento sovrastante erano “normali rumori di bambini”. Ma alla fine il giudice Parfitt ha stabilito che i sette anni di mancato riposo della dirigente equivalgono ad un risarcimento di oltre 100 mila sterline (circa 45 euro al giorno) e altre 40 si aggiungeranno per ogni giorno di ritardo nell’isolamento acustico dell’appartamento incriminato.

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