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L’irresistibile fascino di San Gennaro: a Ferragosto in 6000 per ammirare il tesoro

Record di presenze in un giorno solo per il Museo del Tesoro di San Gennaro di Napoli. A testimonianza del fatto che l’unica, possibile icona partenopea per i turisti resta il suo santo patrono.
A cura di Redazione Cultura
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La mitra di gemme prezioso e non solo. Dalla collana all'ostensorio, fino a tutti i monili, suppellettili e veri e proprie opere d'arte che costituiscono il prezioso Tesoro di San Gennaro, una delle più preziose testimonianze culturali e artistiche del mondo di ogni epoca, oltre che la collezione di gioielli di maggior valore al mondo. Infatti, è stato un successo l'iniziativa "Ferragosto con l'arte" promossa dal marchese Pierluigi Sanfelice della Deputazione della Real Cappella e dal Museo del Tesoro di San Gennaro. Biglietto d'ingresso a costi ridotti e visite guidate ogni venti minuti.

L'iniziativa ha generato file di persone in paziente attesa da via Duomo sino all'ingresso del Museo, nel cuore pulsante di Partenope. La speranza era quella di battere il record di presenze in una sola giornata, missione compiuta con oltre 6mila presenze in tutta la giornata. A testimonianza del fatto che l'unica, vera icona possibile per Napoli non sono né alberi, né corni, né altro, ma il suo santo patrono: San Gennaro.

Le lunghe file hanno costretto l'organizzazione a prolungare di oltre due ore la possibilità di accesso allo splendido tesoro. Relatori dell'iniziativa il marchese Sanfelice e Paolo Jorio, direttore del Museo, ma protagonisti soprattutto i capolavori del tesoro di San Gennaro con l'esposizione dei gioielli più preziosi del mondo. Che potranno continuare ad essere ammirati. Il Museo del Tesoro di San Gennaro, infatti, ad agosto rimarrà aperto tutti i giorni dalle 9 alle 18,30.

La storia del Tesoro di San Gennaro

Quella del Tesoro di San Gennaro è una storia che affonda le radici nel 1526: in quell'anno la popolazione di Napoli chiedeva a gran voce l'intercessione del Patrono contro guerre, pestilenze e carestie, facendogli voto di erigergli una nuova e monumentale cappella all'interno del Duomo. Fu allora che gli eletti della città nominarono una Deputazione, composta da dodici persone, due per ciascun "Sedile", che tutt'oggi presiede al governo della Cappella del Tesoro e che provvide all’affidamento delle opere ed al loro completamento in meno di quarant’anni, con il preciso intento di realizzare un gioiello d'arte universale, quale si può ammirare tutt'oggi.

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