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L’ideologo Becchi dice addio al M5S: “È stampella di Renzi, Grillo è un ologramma”

Il professore, ritenuto per lungo tempo ideologo del movimento, annuncia l’addio: “Il M5S è stampella del Pd e Grillo è diventato ologramma, il sogno è finito”.
A cura di Antonio Palma
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Dopo anni di intesa senza riserve sul piano delle idee, tanto da essere ritenuto da molti l'ideologo del Movimento, il professor Paolo Becchi lascia il Movimento Cinque Stelle. Un addio per nulla cordiale visti i toni con cui Becchi ha motivato la sua decisione. "Il 31 dicembre ho cancellato la mia iscrizione al Movimento al quale avevo aderito con grande convinzione e entusiasmo; l'ho fatto perché non corrisponde più a quella speranza dell'inizio" ha spiegato infatti Becchi in un'intervista rilasciata al sito Formiche.net. Becchi accusa il Movimento di essersi avvicinato troppo "alla logica partitica" accordandosi con gli atri gruppi parlamentari a partire dal Partito Democratico. Il professore ha ricordato ad esempio il caso della recente elezione dei giudici della Corte costituzionale, ma anche la trattativa in corso sulla questione delle unioni civili dopo che il Pd ha detto di essere pronto a trattare con il M5S.

"Il M5s si sta trasformando in un partito ibrido che da un lato acchiappa chi ancora crede negli ideali di rottura del vecchio Movimento e dall'altro si avvicina alla logica partitica" ha attaccato Becchi, aggiungendo: "Si è capito come il Patto del Nazareno tra Pd e Fi sia finito del tutto e ne sia nato un altro tra Pd e M5S, tenuto segretissimo tanto che chi ne parla viene ricoperto di insulti in rete". "Sulla votazione del ddl Cirinnà ci sarà un nuovo accordo tra Renzi e l'M5S, il quale finisce così a fare nuovamente da stampella al governo, quando invece sarebbe andato incontro a grosse difficoltà" ha proseguito il professore, commentando: "Forse era inevitabile che il Movimento si istituzionalizzasse, ma il sogno è finito".

Un pesante attacco è riservato anche allo stesso leader Beppe Grillo. "Grillo è stato sconfessato sulla questione Nato dal vicepresidente della Camera addirittura sul Financial Times. Agli inizi del Movimento se qualcuno avesse detto una cosa del genere sarebbe stato radiato, ora l'intervista viene ripresa dal blog di Grillo. Aveva promesso agli italiani che entro il dicembre 2015 o al massimo nel gennaio 2016 ci sarebbe stato il referendum sull'euro. Ora più nessuno ne parla" ha dichiarato infatti Becchi, concludendo: "Non sono nella testa di Beppe e non so se questo suo progressivo farsi da parte sia sintomatico di un po' di delusione anche da parte sua, ma è sempre più politicamente assente. Ha fatto un discorso di fine anno che era uno spot pubblicitario al suo spettacolo, un intervento teatrale nel quale dice che tutti siamo ologrammi ma, ahimè, è diventato un ologramma pure lui".

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