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L’esclusiva concessionaria BMW fa crack, la rabbia dei clienti: “Versati 17mila euro, poi il nulla”

La MotorSport (con sede a Villorba, in Veneto) ha venduto decine di vetture che a distanza di sei mesi non sono ancora state consegnate. Qualcuno ha già saldato il contratto: “Diciassettemila euro volati via”. La concessionaria contatta i clienti: “Ci sono dei ritardi, è in corso un cambio di proprietà”. Ma i mesi passano e di auto e moto non c’è l’ombra.
A cura di Enrico Galletti
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La moto di Kristian Terzilli (la prima da sinistra) ferma in concessionaria e mai consegnata
La moto di Kristian Terzilli (la prima da sinistra) ferma in concessionaria e mai consegnata

Kristian, con la sua Bmw 1200GS acquistata ad agosto in concessionaria, ha perso diciassette mila euro. Ma a parlare del crac della Motosport, una rete di esclusive concessionarie venete, ci sono tante storie. Quelle di chi ha firmato contratti per l'acquisto di auto e moto Bmw, le ha pagate, ma delle vetture non ha visto nemmeno l'ombra. Uno, due, dieci, trenta mila euro volati via come niente. C'è, ad esempio, una delle storie più emblematiche, quella di Roberto, che la sua Bmw Serie 5 la vede ogni giorno nel piazzale della concessionaria di Belluno. Ferma e immobile, bloccata sotto la pioggia e le intemperie, mai consegnata, nonostante i 40mila euro già versati per l'acquisto. Un amaro destino che ha toccato molti. I più fortunati avevano versato solo una caparra, ma c'è chi aveva già saldato per intero il conto della vettura. Le concessionarie protagoniste del crac che fa discutere sono quelle della MotorSport, che da anni battono bandiera BMW e MINI. Cinque in tutto: a Belluno, Venezia, Portogruaro, Padova e Treviso, un gioiello imprenditoriale del Nordest. Confermati i problemi interni al gruppo – probabilmente dovuti a un presunto cambio societario -, al quale al momento è stato concesso il concordato di 120 giorni per presentare una proposta definitiva per la ristrutturazione dei debiti.

Kristian Terzilli
Kristian Terzilli

Tra le persone toccate da questa vicenda c'è Kristian Terzilli, agente di polizia penitenziaria di Cadoneghe (PD). È lui stesso a raccontare quello che gli è capitato e a esprimere la sua preoccupazione per il "destino" dei suoi soldi. Quelli già spesi, consegnati puntuali alla concessionaria: 16.900 euro. "Ad agosto 2017 mi sono recato nella sede di Motorsport per acquistare una moto nuova, la Bmw 1200gs, versando un anticipo di 16900 euro". L'attesa della moto seguita da una comunicazione della concessionaria. "Mi hanno detto che a seguito di vari ritardi di consegna la moto sarebbe arrivata a fine ottobre – racconta a Fanpage.it -. Visto il notevole ritardo la concessionaria Bmw mi aveva dato la possibilità di immatricolare la moto a gennaio 2018. Il 30 dicembre, però, una mail dal venditore mi avvisa che è in corso un cambio societario e sarei stato ricontattato più avanti dalla nuova concessionaria".

Ad oggi, a distanza di sei mesi dalla firma del contratto, non c'è traccia della moto acquistata. Ma c'è un'amara risposta, questa volta dai vertici della casa automobilistica. "Ho scoperto di non essere l'unico ad aver subito tutti questi ritardi – continua Terzilli -, quindi ho contattato Bmw per sapere qualcosa in merito, ma la risposta è stata che a Bmw Italia non risulta alcun cambio societario e che avrei dovuto rivolgermi esclusivamente a MotorSport, unico referente del mio contratto". Insomma, Bmw Italia se ne lava le mani. Per Terzilli e il centinaio di persone che si stanno chiedendo che fine hanno fatto le loro vetture, le loro moto o al limite i loro soldi, resta una grande amarezza: "Come è possibile che un'azienda del calibro di Bmw risponda in questo modo a dei clienti truffati, di fatto interessandosi marginalmente a una questione così rilevante?". Le decine di clienti lasciati a piedi dalla concessionaria hanno presentato denuncia per appropriazione indebita e insolvenza fraudolenta contro Motorsport e Bmw presso il tribunale di Venezia. La concessionaria avrebbe erogato un acconto dello stipendio di gennaio ai dipendenti, ma per i clienti, almeno per il momento, non ci sarebbero notizie positive.

La lettera di Bmw in risposta alla lamentela del cliente per la mancata consegna della moto acquistata alla MotorSport
La lettera di Bmw in risposta alla lamentela del cliente per la mancata consegna della moto acquistata alla MotorSport

La concessionaria, intanto, non risponde alle nostre domande che chiedono spiegazioni. Affida le risposte a un team di responsabili. Ci assicurano che saremo contattati entro un'ora per i dovuti chiarimenti, ma nessuno richiama. Stessa storia dalla sede di Bmw Italia: chiamiamo e chiediamo di parlare con l'ufficio stampa, irreperibile nonostante i nostri cinque tentativi fatti in due giornate diverse. Continuiamo ad essere a disposizione per eventuali chiarimenti da parte dell'azienda, se vorrà fornircene. Nel frattempo, i clienti che attendono la consegna delle loro vetture da parte della concessionaria, si stanno organizzando per dare seguito alle azioni legali. E continuano ad affidare la loro rabbia a giornali e tv, nella speranza che almeno dei soldi versati sia restata traccia.

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