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L’Aquila, muore a 2 mesi per emorragia. Il padre: “Mi è caduta mentre le davo il biberon”

Choc a Pescasseroli, dove la piccola Gaia è morta a due mesi per una emorragia cerebrale da caduta. Confessa il padre: “Mi è scivolata da mano mentre le davo da mangiare e ha sbattuto la testa sul pavimento”. L’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.
A cura di Ida Artiaco
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Tragedia a Pescasseroli, in provincia dell'Aquila, dove Gaia, una bambina di soli due mesi, è morta in seguito ad una emorragia cerebrale. La piccola è deceduta mercoledì scorso, 17 gennaio, mentre un'ambulanza la trasportava all'ospedale di Avezzano in condizioni disperate. I medici, che non hai mai trattato il caso come morte naturale, non riuscivano a spiegarsi come ciò fosse accaduto. I genitori, due giorni dopo, avevano anche presentato una denuncia contro ignoti presso la Procura della città abruzzese, che aveva deciso di aprire un'inchiesta. Poi, nelle ultime ore, è arrivata la svolta.

Come riporta il quotidiano locale Il Centro, il padre della neonata ha confessato al sostituto procuratore, Maurizio Maria Cerrato, che sua figlia è caduta dalle sue braccia mentre lui le dava il latte con il biberon, andando a sbattere la testa contro il pavimento della loro abitazione. Di lì a poco, l'ha messa a letto ma la bambina si è improvvisamente sentita male e, dopo aver avvisato telefonicamente la compagna, ha allertato i sanitari del 118 che hanno provveduto al trasporto al pronto soccorso.

Questa versione dei fatti è stata confermata anche dai risultati dell'autopsia eseguita sabato scorso dall'anatomopatologo Cristian D'Ovidio, che ha parlato di emorragia da caduta. Il padre della piccola, che avrebbe compiuto il suo terzo mese di vita il prossimo 27 gennaio, è stato iscritto nel registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Avezzano. Avrebbe taciuto sulla reale dinamica dei fatti per paura. Il pm Cerrato trasmetterà ora con molta probabilità gli atti alla Procura di Sulmona, competente per territorio, appena conclusi gli adempimenti tecnici.

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